La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 42 persone coinvolte, a vario titolo, nella maxi inchiesta che ha portato all’azzeramento di quattro mandamenti mafiosi storici del capoluogo siciliano. La maxi operazione, scattata otto mesi fa, culminò con l’arresto di ben 181 persone. Il provvedimento è firmato dai pubblici ministeri Giovanni Antoci, Felice De Benedittis e Andrea Fusco.
Tre gli agrigentini coinvolti in quest’inchiesta: Pietro Capraro, 40 anni, ritenuto il boss della cosca di Villaseta; Gaetano Licata, 41 anni, considerato il vicecapo e Gabriele Minio, 36 anni, che gli inquirenti ritengono uno degli affiliati alla locale famiglia mafiosa. I tre erano stati già arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento nel dicembre scorso nell’operazione contro la mafia di Agrigento/Villaseta e Porto Empedocle.
In questo procedimento sono accusati di aver ceduto diverse partite di stupefacente, per un ammontare complessivo di 384 mila euro, ai boss del mandamento mafioso di San Lorenzo/Tommaso Natale: i fratelli Domenico e Nunzio Serio, Francesco Stagno e Mario Ferrazzano.
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