La trentottenne favarese, Marianna Bello, dopo 19 giorni di perlustrazioni via terra anche con più unità cinofile, in alto con droni ed elicotteri, via mare con le motovedette e lungo il fiume Naro con i gommoni, non si trova. I vigili del fuoco e la protezione civile continuano le ricerche con nuove “battute” lungo il vallone. E i vigili del fuoco, ieri, sono tornati dentro il collettore delle acque piovane di piazza della Libertà, nel rione del “Conzo”.
I pompieri, con un piccolo escavatore, hanno spostato e scandagliando delle masse di fango, e con loro presente il sindaco di Favara, Antonio Palumbo. “Non stiamo lasciando nulla al caso – ha precisato il primo cittadino –. Qui come nel vallone le perlustrazioni sono anche ripetute”. Di Marianna, nessunissima traccia. I familiari della donna dispersa, che viene cercata ininterrottamente appunto da 19 giorni, hanno rotto il silenzio.
Flavia Bello, sorella della mamma di tre figli, e Renato Salamone, il marito della della trentottenne hanno chiesto alle istituzioni “la prosecuzione delle ricerche. Abbiamo appreso che il piano di ricerche si interromperà entro il ventesimo giorno dalla scomparsa. Facciamo un appello ufficiale, al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministro degli Interni e al suo più alto rappresentante in provincia che è il prefetto: proseguite le ricerche affinché Marianna”.

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