Dopo una settimana di ricerche ancora nessuna traccia della trentottenne Marianna Bello dispersa dalla mattina dello scorso 1 ottobre. Le ispezioni, ieri sera, hanno riguardato la condotta fognaria. I soccorritori, con l’utilizzo di un piccolo robot, sono scesi fino a 50 metri di profondità, ma nulla è saltato fuori. “Le operazioni di ispezione di uno dei pozzetti fognari da parte di Aica che ringrazio per la disponibilità manifestata in questo momento difficile per la città, non hanno portato ad alcun risultato – ha detto il sindaco di Favara, Antonio Palumbo -. I controlli hanno percorso cinquanta metri di condotte senza purtroppo individuare nulla di utile. Dall’alba alla sera tra le campagne, alla ricerca di una seppur minima traccia di Marianna e del suo destino. Questa mattina sono riprese le ricerche, con il cuore però sempre più pesante”.
Anche oggi si continuerà a cercare lungo le condotte della fognatura di Favara. E in azione anche i cani molecolari dell’unità cinofila dei carabinieri di Firenze. Si tratta di due pastori tedeschi specializzati, come tutti i cani molecolari, nella ricerca di persone decedute. I vigili del fuoco e il personale della Protezione civile proseguono nelle perlustrazioni lungo tutta la vallata. Dopo il ritrovamento della giacca nell’area del depuratore di Burgialamone, nessun altro accessorio o capo di abbigliamento è saltato fuori. Il pantalone recuperato, l’altro ieri, come hanno confermato i familiari non è riconducibile alla trentottenne.
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