La Corte di Appello di Palermo, presieduta dal giudice Matteo Frasca, ha inflitto la condannato a 22 anni e 7 mesi di reclusione nei confronti di Carmelo Vardaro, 49 anni, per il duplice tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Di Stefano, avvenuto il 23 maggio 2017 in via Torino, a Favara. I giudici hanno rideterminato la pena disposta in primo grado dal tribunale di Agrigento, che era di 24 anni e 6 mesi di reclusione, alla luce dell’esclusione delle aggravanti del metodo mafioso relativamente a due estorsioni e all’assoluzione per alcuni episodi legati alle armi. Le persone offese si sono costituite parte civile.
Il favarese è l’unico imputato che non ha scelto il rito abbreviato ed era stato rinviato a giudizio, nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico” sulla faida Favara – Liegi. Vardaro aveva incassato l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” per l’omicidio dell’operaio empedoclino Mario Jakelich, ucciso in un appartamento a Liegi nel settembre 2016. La Cassazione ha assolto definitivamente per lo stesso reato sia Antonio che Calogero Bellavia che, insieme a Vardaro, erano accusati dell’omicidio Jakelich.
Le indagini della Squadra Mobile di Agrigento, con la collaborazione della polizia belga, hanno consentito di ricostruire la “scia” di sangue con 5 omicidi consumati, e altrettanti tentati (commessi tra Liegi e Favara tra il 2016 e il 2018), e altri due tentati omicidi mai denunciati.
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