Al via questa mattina all’alba il settimo giorno di ricerche della trentottenne Marianna Bello, dispersa da mercoledì mattina dopo che è stata inghiottita dal “fiume” di acqua e fango. I soccorritori ancora ieri hanno insistito, e lo faranno anche oggi, lungo il percorso del vallone che porta al depuratore. Non molto lontano sono stati ritrovati il portafogli, la scarpa, la borsa, i documenti e il telefono cellulare. In ultimo, ieri pomeriggio, sempre nello stesso tracciato, in mezzo al fango, è stato recuperato un pantalone.
Forse si tratta dello stesso capo d’abbigliamento che la donna indossava quella maledetta mattina, ma per come è stato rinvenuto è difficile anche per i familiari riconoscerlo. I vigili del fuoco e la protezione civile continuano, con le pompe idrovore, a svuotare i laghetti che si sono formati a monte e a valle del vallone “Cicchillo”.
Ieri pomeriggio a Favara nel centro di coordinamento di via Olanda, si è tenuto un vertice, presieduto dal prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, per fare il punto della situazione sulle ricerche. Fra le novità c’è anche il coinvolgimento della guardia costiera che, con le proprie unità navali, perlustrerà il litorale agrigentino a cominciare dal mare di Cannatello.
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