La sconfitta di un punto contro la Fulgor Fidenza lascia l’amaro in bocca in casa Fortitudo Moncada Agrigento, perché la gara era alla portata e il finale ha messo in evidenza limiti strutturali che pesano più degli episodi.
La chiave della partita sta tutta nelle rotazioni ridotte. Alla lunga assenza di Romeo si è aggiunta quella di Viglianisi, con conseguenze inevitabili sull’equilibrio della squadra. Il playmaker titolare avrebbe dovuto dare un cambio di una decina di minuti a partita, ma senza di lui e senza alternative di ruolo, a pagare è stato Orrego: lo scorso anno aveva totalizzato appena 17 minuti complessivi in stagione, oggi si trova a dover reggere in campo oltre 23 minuti a gara.
Un peso che si è visto soprattutto a rimbalzo: il dato è eloquente, 51 carambole conquistate da Fidenza contro le 37 di Agrigento. Impressionano in particolare i 34 rimbalzi difensivi messi insieme dagli emiliani, segno di una solidità sotto canestro che la Fortitudo non è riuscita a scalfire. Ma non è solo la lotta sotto i tabelloni ad aver fatto la differenza: la Fortitudo ha pagato anche le bassissime percentuali realizzative, sia dal campo che dalla lunetta, vanificando così parte del lavoro difensivo e dei possessi recuperati.
Il livello del girone A si conferma quest’anno più alto, ma Fidenza – squadra giovanissima – non era certo un ostacolo insormontabile. Proprio per questo la beffa finale pesa ancora di più.
Amare, e allo stesso tempo rivelatrici, le parole del coach dei gialloblù Stefano Bizzozi: «È stato un onore giocare qui – ha detto a fine gara – complimenti a Devis Cagnardi e al ds Cristian Mayer, che ho avuto la fortuna di allenare da bambino». Ma subito dopo, parlando della sua squadra, ha chiarito la filosofia: «Il nostro obiettivo è valorizzare i giovani, non certo giocare per vincere».
Un’affermazione che lascia riflettere: se una Fidenza senza pressioni riesce comunque a imporsi al PalaMoncada, per Agrigento la strada appare ancora tutta in salita. Ma, per fortuna, per fare eco alle parole di Devis Cagnardi, «conosciamo i nostri limiti, ma siamo ancora all’inizio e abbiamo tutto il tempo di migliorare».
La partita: Beffa finale al PalaMoncada: la Fortitudo cade di un punto contro Fidenza
Foto Nino Piraneo
La partita: Beffa finale al PalaMoncada: la Fortitudo cade di un punto contro Fidenza
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