C’è un secondo indagato nell’ambito dell’inchiesta scaturita dall’incidente stradale costato la vita al cinquantenne istruttore di tennis e padel, Marco Chiaramonti. Dopo il funzionario comunale, Alberto Avenia, che si occupa anche della gestione e della manutenzione delle strade comunali, questa mattina è stato iscritto sul registro degli indagati un dipendente comunale, delegato ad occuparsi proprio della manutenzione delle arterie cittadine. Anche in questo caso si tratta di un atto dovuto riconducibile al fatto che l’intera indagine, affidata sul campo ai carabinieri del nucleo Operativo della Compagnia di Agrigento, ruota sulla buca presente sull’asfalto di viale Emporium. Bisogna chiarire se l’uomo alla guida dello scooter sia caduto a causa di una buca presente sul manto stradale o se alla base della tragedia, c’è dell’altro.
La Procura di Agrigento, ha disposto l’autopsia sulla salma dello sfortunato cinquantenne. L’esame autoptico sarà eseguito nella giornata di sabato, nella camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio, dopo che i pubblici ministeri Alessia Battaglia e Gaspare Bentivegna, titolari del fascicolo d’indagine, incaricheranno formalmente un pool di specialisti: il medico legale Alberto Alongi e il tossicologo forense Pietro Zuccarello. I familiari di Marco Chiaramonti hanno nominato quali loro difensori di fiducia gli avvocati Salvatore Amato e Angelo Farruggia.
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