I giudici della Corte di appello di Palermo, presieduta dal giudice Adriana Piras, riqualificate le ipotesi di reato in “lieve entità” e dichiarato prescritti i reati, hanno prosciolto con una sentenza di non luogo a procedere, quattro imputati, coinvolti in un’inchiesta che ipotizzava un vasto traffico di droga, soprattutto cocaina, tra Agrigento, Canicattì, Favara e Licata.
In primo grado era stato escluso il reato di associazione a delinquere ma comunque erano state inflitte pesanti condanne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Salvatore Nobile, 58 anni di Favara (condannato in primo grado a 6 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione); Filippo D’Oro, 69 anni di Favara (4 anni, 10 mesi e 6 giorni); Elio Magrì, 62 anni di Castrofilippo (5 anni, 6 mesi e 20 giorni) e Natale Vinciguerra, 45 anni di Catania (6 anni, 9 mesi e 20 giorni).
L’indagine, avviata nel 2016, si incrociava con un’altra su un giro di carte di credito clonate. I fatti contestati risalgono agli anni 2013 e 2014. L’inchiesta ha preso spunto da un’attività della Squadra Mobile di Agrigento e ha riguardato un traffico di droga esteso tra la Città dei Templi, Canicattì, Favara, Licata e Ravanusa con l’acquisto di droga, specialmente cocaina, a Catania.
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