Una figura in nero, con la falce sulle spalle, osserva le buche dell’asfalto e commenta: “Ottimo lavoro!”. Non è un passante qualunque, ma la Morte stessa, protagonista della vignetta di Sergio Criminisi che fotografa, con crudele ironia, lo stato delle strade di Agrigento.
Il messaggio è chiaro: non si tratta più solo di disagi quotidiani, ma di un problema di sicurezza e responsabilità. Le strade dissestate non sono soltanto un difetto urbano: sono un pericolo reale, e la Morte che si aggira soddisfatta tra le buche è il simbolo di questa emergenza mai risolta.
Il riferimento all’“assessorato alle buche stradali” è satirico ma pungente: da decenni si susseguono promesse, rattoppi e proclami, senza che la città riesca a dotarsi di un piano serio e duraturo. Intanto, gli incidenti si moltiplicano, i cittadini protestano, ma l’asfalto continua a sgretolarsi.
La vignetta, dunque, non fa ridere: fa riflettere. Perché a ogni buca lasciata lì, senza manutenzione, corrisponde un rischio in più per chi guida, cammina, vive la città. E a dirci “ottimo lavoro” non è un amministratore, ma la Morte, che da tempo sembra sentirsi a casa sulle nostre strade.
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