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Addio al bike sharing

Paolo Picone Di Paolo Picone
17 Agosto 2025
in Top, San Leone, Viabilità
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Il progetto Akrabike naufraga tra errori e sprechi

AGRIGENTO – Il servizio di bike sharing non tornerà più in funzione. La conferma è arrivata in Consiglio comunaledall’assessore alla Mobilità, Gerlando Principato, che durante il question time ha ammesso il fallimento del progetto Akrabike, costato 232.175 euro e sospeso dal gennaio 2024.

Pressato dalle domande dei consiglieri di opposizione, l’assessore ha evocato atti vandalici, furti e difficoltà gestionali, ma il dato politico resta inequivocabile: l’iniziativa, inaugurata con enfasi nel luglio 2023, è stata un flop. Allora il sindaco Franco Miccichè e lo stesso Principato si fecero immortalare in sella alle biciclette elettriche, parlando di una “pausa invernale” per tutelare le infrastrutture. Oggi emerge che i problemi erano invece progettuali e strutturali.

La discussione in aula è stata segnata dall’assenza del sindaco e di gran parte della giunta, circostanza che ha alimentato nuove polemiche. L’opposizione ha ricordato come le rassicurazioni fornite appena un anno fa siano state clamorosamente smentite dai fatti.

Il quadro economico parla chiaro: 187 mila euro per forniture (biciclette, stazioni di ricarica, software, videosorveglianza) e oltre 45 mila euro di somme a disposizione dell’amministrazione, di cui 41.962 euro solo per Iva. Il servizio, limitato a 40 biciclette distribuite in quattro stazioni, era apparso poco pratico già all’avvio.

L’esperienza di Akrabike si inserisce in una lunga lista di progetti mai decollati: dal parcheggio ex Saiseb di via Manzoni, costato 600 mila euro e rimasto inutilizzato, fino ad altri interventi che hanno mostrato le stesse fragilità di programmazione.

Già nel 2021, Giuseppe Di Rosa del Codacons aveva definito l’iniziativa “fragile e sproporzionata”, preannunciandone la fine. Una previsione che oggi trova conferma.

“Un progetto partito con i proclami e finito nell’indifferenza”, hanno commentato i consiglieri di opposizione, che chiedono chiarimenti anche sul destino di altre opere finanziate negli ultimi anni.

Intanto, mentre Agrigento resta priva di un sistema alternativo di mobilità, le biciclette acquistate con soldi pubblici restano ferme nei depositi e le stazioni vuote sono ormai l’emblema di un’occasione persa.

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