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Home » dalla città » Confesercenti: “Agrigento non ha bisogno di nuove leggi, ma di buona amministrazione”

Confesercenti: “Agrigento non ha bisogno di nuove leggi, ma di buona amministrazione”

8 Agosto 2025
in dalla città
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«Agrigento non ha bisogno di cornici normative straordinarie per affrontare le sfide che la riguardano. Ha bisogno, piuttosto, di essere governata con visione, responsabilità e amore per il territorio». Parole chiare, quelle del presidente di Confesercenti, Vittorio Messina, che in un momento cruciale per il futuro della città – tra la gestione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025 e l’orizzonte delle elezioni comunali – richiama tutti a una riflessione profonda sul governo della cosa pubblica.

Messina, voce autorevole del mondo del commercio e del turismo, non si nasconde dietro gli alibi normativi. Al contrario, sottolinea come le leggi già esistano, ma troppo spesso manchi «una loro piena e intelligente applicazione». E aggiunge: «Agrigento, pur non avendo dimensioni metropolitane, presenta una complessità strutturale e sociale che richiede competenza e determinazione. La sua conformazione urbanistica, quella “farfalla” tanto evocata e fragile, va compresa e rispettata con interventi mirati e coordinati».

Le parole del presidente di Confesercenti si fanno ancora più nette quando toccano il tema della valorizzazione delle risorse, «materiali e immateriali», che la città possiede. Serve – dice – «una politica capace di progettare il futuro, ma anche un patto civico, che coinvolga l’intera comunità in un percorso condiviso di crescita e consapevolezza».

Uno sguardo responsabile e non propagandistico, quello di Messina, che guarda con realismo ai cinque mesi che restano per sfruttare appieno l’opportunità offerta dal titolo di Capitale della Cultura. Un’opportunità che rischia di essere offuscata dalle incertezze politiche, ma che secondo il presidente di Confesercenti dovrebbe invece spingere «tutte le forze politiche, sociali ed economiche a lavorare nella stessa direzione», riscoprendo l’orgoglio di appartenere a una città che vanta 2600 anni di storia.

Agrigento ha ancora tempo per dare prova di maturità e consapevolezza. Ma occorre farlo subito, prima che l’onda passi.

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