Un dialogo intenso, senza filtri, quello andato in scena nel chiostro del Palazzo Comunale di Agrigento tra il giornalista Domenico Vecchio e Giovanni Taglialavoro, autore televisivo e voce autorevole del panorama giornalistico nazionale.
È stato il cuore pulsante della serata conclusiva dei concorsi fotografici legati al Mandorlo in Fiore e a San Calogero. Un momento di riflessione, più che una semplice intervista. Taglialavoro ha ripercorso i suoi inizi, ricordando con emozione l’esperienza a Teleacras, emittente che gli ha dato l’opportunità di crescere e formare una generazione di giovani cronisti. “Abbiamo creato un vivaio – ha detto – e per me quel format domenicale fu il trampolino che mi portò in Rai”.
Ma al centro del suo intervento c’è stata Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, vista con occhi critici:
“È stata un’occasione persa. Manca un calendario organico, manca una visione che metta al centro le identità locali. È tutto troppo frammentato.”
In questo contesto si inserisce la proposta di creare un laboratorio permanente di cultura e formazione fotografica. Un luogo – fisico o simbolico – dove trasmettere competenze, stimolare la partecipazione e far nascere nuovi talenti. “Non basta accendere le luci per un evento – ha detto – bisogna investire nelle persone, costruire contenuti duraturi. La cultura non può essere solo uno spettacolo: deve essere occasione di crescita”.
Parole che hanno colpito il pubblico presente, tra cui fotografi, operatori culturali, appassionati e cittadini comuni. In un contesto in cui si avverte la mancanza di progetti strutturati e inclusivi, la proposta di Taglialavoro appare tanto semplice quanto potente: trasformare un evento annuale in un motore continuo di cultura.
Il suo intervento ha aperto uno squarcio nella narrazione ufficiale di Agrigento 2025. “Avremmo meritato un programma che lasciasse traccia, non una serie di fuochi d’artificio”, ha aggiunto. Un monito, ma anche un invito: guardare alle buone pratiche nate dal basso, come il concorso fotografico giunto alla 17ª edizione, e fare in modo che diventino modello.
“La vera capitale della cultura si costruisce giorno dopo giorno, scatto dopo scatto.” Una frase che ha chiuso il talk e che potrebbe aprire, davvero, un nuovo capitolo. Se solo si avesse il coraggio di ascoltare.
La serata si è aperta con un momento speciale: la consegna a Taglialavoro del premio “Orgoglio Siciliano oltre confine”, istituito dal giornale AgrigentoOggi, come riconoscimento per il suo impegno e la sua carriera. Queste le motivazioni ufficiali:
“Un giornalista che da sempre, grazie alla sua visione e alla sua professionalità, ha contribuito ad innalzare il livello dell’informazione locale, dando spazio a voci nuove e formando una generazione di giornalisti che oggi non a caso gravitano intorno a testate e canali nazionali. Giovanni Taglialavoro è per noi motivo di orgoglio, per la sua carriera, il suo impegno e la grande passione giornalistica che lo ha reso famoso in tutta Italia. Ha saputo raccontare, nel corso della sua lunga carriera, argomenti complessi da affrontare, storie toccanti, momenti di verità e giustizia, e ci ha fatto comprendere l’importanza della divulgazione di un giornalismo esercitato con integrità professionale e onestà intellettuale.”
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