I carabinieri in poco tempo riuscirono a identificare i cinque giovani ritenuti gli autori dell’aggressione ad un sessantenne agrigentino preso a calci e pugni all’interno della villa Bonfiglio, lungo il viale della Vittoria, ad Agrigento. Si tratta di tre uomini e due donne, tutti di Agrigento. Un anno e mezzo dopo, quella brutale aggressione, la Procura della Repubblica di Agrigento, manda a processo l’unico maggiorenne del gruppetto di aggressori. Il procuratore Giovanni Di Leo ha disposto la citazione diretta a giudizio di Samuel Pio Donzì, 26 anni, finito in carcere nelle scorse settimane nell’ambito dell’inchiesta sulle famiglie mafiose di Villaseta e Porto Empedocle. L’udienza predibattimentale, davanti al giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Katia La Barbera, è stata fissata per il 20 marzo dell’anno prossimo.
Il difensore dell’imputato, l’avvocato Annalisa Russello, potrà chiedere un giudizio alternativo mentre il sessantenne, che ha nominato come legale di fiducia l’avvocato Antonio Provenzani, potrà costituirsi parte civile. La sera del 31 gennaio del 2024 l’unica “colpa” della vittima sarebbe stata quella di rimproverare i cinque ragazzi, che a bordo di un’autovettura, scorrazzava fra i viali del parco comunale. Il sessantenne mentre stava facendo quattro passi all’interno di villa Bonfiglio, ha visto sopraggiungere una vettura. Avrebbe avuto soltanto il tempo di riprenderli, e per tutta risposta, all’improvviso è stato aggredito. Poi con un’ambulanza è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” per le cure del caso. I medici gli hanno diagnosticato vari traumi sparsi sul corpo.
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