Lavori alla rete idrica, esplode la polemica: “Asfalto al posto della pietra lavica”
Il sindaco Miccichè rassicura i cittadini: “Soluzione provvisoria, presto il ripristino”
AGRIGENTO – Colate d’asfalto al posto della storica pavimentazione in pietra lavica: è questa l’immagine che ha fatto infuriare diversi residenti di via Crispi e delle traverse nei pressi della Polizia Stradale, dove da alcuni giorni sono in corso interventi per il rifacimento della rete idrica. Una zona residenziale strategica, densamente abitata, sede di numerosi B&B e studi medici, tra cui quello del noto dermatologo Carmelo Sgarito, che non ha esitato a farsi portavoce del malcontento:
“Ci auguriamo che questi siano solo lavori momentanei e che presto venga ripristinata la pavimentazione in pietra lavica”.
La preoccupazione riguarda non solo l’impatto estetico – definito da più voci un vero e proprio “obbrobrio” – ma anche il rischio che l’intervento provvisorio si trasformi, con il tempo, in una sistemazione definitiva. A far discutere è stata in particolare la posa dell’asfalto direttamente sopra i tubi, una scelta dettata, secondo i tecnici, dall’urgenza di mettere in sicurezza la strada e contenere i disagi alla circolazione.
Le segnalazioni dei cittadini sono giunte direttamente anche al sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, che ha raccolto il malumore non solo dei residenti ma anche di numerosi agrigentini sensibili al decoro urbano.
“I quartieri non sono isole – ha dichiarato il primo cittadino – e ciò che accade in una zona riguarda l’intera comunità. Per questo sono intervenuto subito contattando il direttore dei lavori”.
Miccichè ha voluto chiarire che si tratta di una soluzione temporanea, adottata per evitare pericoli agli automobilisti e consentire il completamento dell’opera senza bloccare la viabilità.
“Mi è stato assicurato – ha aggiunto – che il ripristino della pavimentazione originaria avverrà a breve, con la stratificazione prevista dal progetto e l’uso dei materiali già presenti in loco”.
La vicenda riporta all’attenzione il delicato equilibrio tra interventi infrastrutturali urgenti e tutela dell’identità urbana. La speranza, per residenti e amministrazione, è che le promesse di ripristino vengano mantenute e che il volto della città non venga sacrificato, ancora una volta, sull’altare della fretta.
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