Risultata positiva al Covid e in quarantena, in piena pandemia e in fase di restrizioni, fu sorpresa in un bar. Una giovane, che oggi ha 36 anni, di Siculiana, all’epoca dei fatti venne denunciata dai carabinieri. Finita a processo è stata assolta dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Michele Dubini, “perché il fatto non sussiste”. Accolte le tesi dei legali difensori, gli avvocati Paolo Gagliano e Salvatore Bruccoleri. Il Pubblico ministero, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna a 3 mesi di arresto e 500 euro di ammenda.
La vicenda risale al 18 agosto del 2021. La Procura della Repubblica di Agrigento, a carico dell’indagata, aveva disposto il decreto di citazione a giudizio, per ”non aver osservato un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva, e in particolare l’obbligo di quarantena a lei imposta dall’Autorità sanitaria nazionale, vista la sua positività”. I difensori, durante l’arringa, hanno spiegato che la loro assistita era di fatto già negativa, sostenendo la tesi dell’illegittimità dell’ordine dell’autorità di rimanere in quarantena.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
