I giudici della seconda sezione della Corte di Appello di Palermo, presieduta da Gabriella Di Marco, in accoglimento del ricorso del legale difensore, l’avvocato Teres’Alba Raguccia, hanno ridotto la pena a 4 anni, 8 mesi e 10 giorni di reclusione, a carico di una 37enne di Canicattì, per le accuse di stalking, danneggiamento, furto ed evasione dagli arresti domiciliari. In primo l’imputata era stata condannata dal tribunale di Agrigento a cinque anni, sette mesi e dieci giorni.
La donna, dall’aprile scorso, si trovava in detenzione domiciliare con l’applicazione del braccialetto elettronico. Adesso con la pronuncia della Corte d’Appello è stata scarcerata. La 38enne è stata riconosciuta responsabile di una lunga serie di atti persecutori, durati quattro anni, nei confronti della compagna dell’ex marito. Tanti gli episodi contestati per gelosia.
In un video girato da un vicino il 22 aprile dell’anno scorso, la donna è stata immortalata mentre prendeva la rincorsa al volante di un’auto e colpiva più volte le due vetture del marito, posteggiate sotto casa. Filmato diventato virale sui social. “Sei morta, ti devo ammazzare…ti taglio la gola”, le avrebbe detto in alcune circostanze. In un paio di casi avrebbe usato un coltello per minacciare la “rivale”.
Prima sarebbe riuscita a introdursi nell’abitazione dell’ex marito e della sua nuova compagna facendole trovare un bigliettino firmato con l’arma conficcata sopra. Poi sarebbe andata sotto casa a minacciarla di morte. Nello stesso procedimento sono stati inseriti due furti: un divano all’ex marito e una tv e un’auto a un cittadino.
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