PALERMO – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha annunciato la costituzione di una commissione tecnica per monitorare l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione della rete idrica di Agrigento, attualmente bloccati. La decisione arriva in un momento delicato, con l’infrastruttura al centro di un’indagine della Procura di Agrigento su presunti appalti irregolari e tangenti.
“Mi spiace molto che i lavori siano fermi, noi abbiamo stanziato un’anticipazione di 10 milioni di euro. Senza entrare nel merito dell’indagine della Procura, ho costituito una piccola commissione per verificare se i lavori stanno andando avanti e come,” ha dichiarato Schifani in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans.
L’inchiesta della Procura ha acceso i riflettori su presunte irregolarità negli appalti per la rete idrica, con accuse di corruzione e turbativa d’asta. Tra gli indagati figura anche l’ex assessore regionale all’Energia, Roberto Di Maur, accusato di aver diretto un’organizzazione a delinquere finalizzata alla manipolazione degli appalti pubblici.
Schifani ha precisato che la commissione avrà il compito di valutare la situazione operativa degli appalti, senza alcuna preclusione nei confronti delle aziende coinvolte, lasciando alla magistratura il compito di accertare eventuali responsabilità.
La Regione Siciliana ha ribadito la necessità di garantire trasparenza e rigore nella gestione dei fondi pubblici destinati alla rete idrica di Agrigento. La commissione, composta da esperti del settore, avrà il compito di verificare lo stato di avanzamento dei lavori e individuare eventuali criticità che ne ostacolano la realizzazione.
L’intervento sulla rete idrica è considerato strategico per la città, che da anni affronta problemi legati alla distribuzione dell’acqua. La speranza è che il monitoraggio regionale possa accelerare i lavori e garantire la conclusione dell’opera nei tempi previsti.
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