Giovanni Campagna si è dimesso dall’incarico di capo della segreteria particolare dell’Assessorato regionale all’Energia. Il nome del 45enne ravanusano figura nella lista dei quattordici indagati dell’inchiesta della Procura di Agrigento sul presunto giro di appalti “truccati” dietro il pagamento di tangenti. Le sue dimissioni che sono state accettate dal nuovo assessore Francesco Colianni che, dopo avere preso il posto il mese scorso di Roberto Di Mauro, aveva confermato Campagna nel ruolo di capo della sua segreteria.
Sulla vicenda anche il deputato Ismaele La Vardera aveva presentato un’interrogazione e chiesto le dimissioni. Campagna, in concorso, con l’ormai ex assessore regionale e attuale deputato Ars Roberto Di Mauro, il dirigente dell’Utc di Licata, Sebastiano Alesci, quale componente della commissione, e l’imprenditore Giuseppe Capizzi, sindaco di Maletto, tutti indagati, è accusato di turbativa di asta nell’ambito dell’appalto, per un importo di 37 milioni di euro, del rifacimento della rete idrica di Agrigento.
L’appalto, dopo una serie di ritardi “pilotati”, sarebbe stato aggiudicato e affidato al Consorzio Della di Capizzi, con un ribasso di oltre il 30 per cento, “senza requisiti economici e aziendali”. L’imprenditore catanese, con l’appoggio di Di Mauro e di Campagna, avrebbe tardato l’allestimento del cantiere, per attendere la prima tranche del finanziamento, avrebbe avviato dei subappalti non autorizzati e si sarebbe rifiutato di consegnare al direttore dei lavori la documentazione che avrebbe provato un provvedimento interdittivo nei suoi confronti.
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