“Esprimo il mio più sentito plauso alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Squadra Mobile per la brillante operazione condotta ieri sera, che ha fatto emergere un quadro inquietante di corruzione diffusa e consolidata nel sistema degli appalti pubblici. Dall’ordinanza si delinea una vera e propria nuova ‘Tangentopoli’, dove mazzette e spartizioni di denaro illecito venivano utilizzate in cambio di favori e assegnazioni pilotate”. Così dichiara Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle.
“L’inchiesta ha svelato un intreccio pericoloso tra politica, burocrazia e imprenditoria che operava in spregio alle leggi, con l’obiettivo di truccare gare d’appalto e ottenere vantaggi personali a danno della collettività – continua Carmina -. È emerso un coinvolgimento diretto di politici di primo piano, alcuni dei quali fino a poco tempo fa ricoprivano ruoli nel governo regionale, in combutta con funzionari pubblici e imprenditori locali”.
Tra gli appalti oggetto dell’indagine figurano opere di rilevanza strategica come la ristrutturazione dello stadio comunale di Licata, interventi sulle strade provinciali e l’imponente progetto da quasi 40 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica ad Agrigento. “La legalità è ancora un cammino in salita – prosegue Carmina – ma ho fiducia che gli organi inquirenti continueranno a svolgere il proprio lavoro con rigore e determinazione. È fondamentale fermare tempestivamente questi fenomeni corruttivi che minano le fondamenta della nostra democrazia e penalizzano i cittadini onesti, che sono la vera maggioranza”, conclude la deputata grillina.
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