Maria Antonietta Testone, segretaria regionale del Movimento Azzurro Donna, interviene sulla tragica fine di Sara, la ventenne di Messina, che, nei giorni scorsi, è stata brutalmente uccisa da un coetaneo incapace di accettare la fine di una relazione
“Quello che si è verificato nei giorni scorsi a Messina, con l’uccisione di Sara Campanella per mano di un giovane della sua età che non ha saputo accettare un “no” , dimostra ancora una volta, che ci troviamo dinnanzi ad situazione di reale emergenza per quello che riguarda la violenza subita dalle donne, per di più sempre più giovani”.
Sara era una ragazza come tante, con una vita ancora tutta da scrivere. Studiava, coltivava sogni, come tutte le giovani donne della sua età. Eppure, è stata strappata alla vita da un gesto folle, dettato dal rifiuto dell’altro di accettare la fine di una relazione. Un “no” che è diventato pretesto per un’escalation di violenza, conclusasi nel modo più drammatico possibile.
“Questo ennesimo episodio di violenza ad opera di un giovane uomo – aggiunge Maria Antonietta Testone – ci deve fare riflettere su quanto accade sempre più spesso all’interno delle dinamiche emotive e relazionali delle nuove generazioni che fanno dei passi indietro anziché in avanti. Dobbiamo continuare ad impegnarci con l’attivazione di misure e di interventi affinchè episodi come questi finiscano con l’appartenere al passato e non al nostro futuro”.
Secondo i dati ISTAT, ogni anno in Italia vengono uccise decine di donne per mano di partner, ex o uomini che rifiutano un rifiuto. Un fenomeno trasversale, che colpisce ogni classe sociale, ogni fascia d’età, ma che negli ultimi anni mostra un incremento inquietante tra i giovanissimi.
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