Le strutture radiologiche della provincia di Agrigento potranno ottenere e mantenere l’accreditamento anche senza l’obbligo di sostituzione delle attrezzature ogni 10 anni. Lo ha deciso il Tar che ha accolto il ricorso di numerose strutture, i cui proprietari sono stati assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia. Era stato l’assessorato regionale della Salute a stabilirlo con un decreto del gennaio dello scorso anno che riguardava sia le piccole che le medie strutture. Il requisito di anzianità, che decorreva dal primo collaudo, era previsto come perentorio a prescindere da qualsiasi altra valutazione tecnica.
I legali nel loro ricorso al Tar hanno sostenuto che il requisito di anzianità, “introdotto in assenza di qualsivoglia attività istruttoria volta a determinare l’effettiva obsolescenza delle attrezzature”, fosse irragionevole, non proporzionato e non adeguato.
I giudici hanno accolto le tesi dei legali evidenziando “come l’anzianità delle apparecchiature, riferita alla data di primo collaudo, costituisce solo uno, per quanto importante, degli indicatori applicabili e che qualsiasi valutazione delle apparecchiature debba tener conto di innumerevoli fattori come il tempo di utilizzo, eventuali aggiornamenti eseguiti ed essere correlata a una valutazione dell’efficacia, cioè sulla capacità dell’apparecchiatura in concreto a rendere le prestazioni cui è destinata, in relazione ai sistemi disponibili allo stato dell’arte”.
Per effetto della sentenza, quindi, le strutture radiologiche non saranno obbligate a sostituire le attrezzature che, pur avendo superato 10 anni di attività, risultano essere ancora perfettamente funzionanti.
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