Non andranno a Ribera per tenere la loro lezione al corso di formazione politica organizzato dalla Dc il leader del M5S in Sicilia Nuccio Di Paola e il deputato regionale Ismaele La Vardera. Sono state indigeste tra i dirigenti Dc le parole usate da Di Paola e La Vardera per spiegare il motivo per cui avevano accettato l’invito in casa di Totò Cuffaro. L’intervento di Di Paola era in programma il 23 maggio, giorno della commemorazione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti di scorta assassinati a Capaci; quello di La Vardera il 5 settembre.
A bloccarne la partecipazione, dopo avere ricevuto l’invito come altri politici dell’opposizione, è Carmelo Pace, ideatore del corso e capogruppo democristiano all’Ars.
“Avevamo accettato l’invito di andare a Ribera al corso di formazione politica promosso dalla Dc ad una condizione ben chiara: poter dire quello che pensiamo senza alcuna limitazione. Il collega Pace aveva accettato questa nostra condizione, ma quando ha visto i nostri post sui social in cui ribadivamo che saremmo andati lì proprio per rimarcare le nette distanze tra noi e la politica fallimentare di Cuffaro, hanno deciso di zittirci impedendoci di partecipare all’incontro”. Lo affermano congiuntamente i deputati Ismaele La Vardera e Nuccio Di Paola.
“La domanda sorge spontanea: perché invitarci pensando che non avremmo potuto avere la libertà di dire tutto quello che volevamo? – aggiungono – Se democrazia deve essere, bisogna avere anche il coraggio di ascoltare chi ha un pensiero diverso dal tuo. Avremmo parlato con garbo e gentilezza senza offendere nessuno, ma se per loro offendere equivale a dire la verità, ossia che il loro leader per quanto ci riguarda dovrebbe ritirarsi a vita privata dopo aver distrutto la Sicilia, allora siamo ben lieti di continuare a dare la nostra idea di Sicilia in giro per i territori. L’occasione persa è stata la loro”.
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