Alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Favara ha ricordato Lorena Quaranta. E lo ha fatto con una fiaccolata da piazza don Giustino fino al monumento elevato in sua memoria. A prendere parte all’iniziativa oltre al sindaco della città, Antonio Palumbo, anche altri amministratori come quello di Furci Siculo, Matteo Giuseppe Francilia.
“Nel nome di Lorena Quaranta abbiamo ribadito il no a ogni forma di violenza sulle donne – ha detto il sindaco Palumbo -. La nostra giovane concittadina, uccisa da chi sosteneva di amarla, diventi un simbolo vivo, doloroso, di un fenomeno ancora attuale e quale quello dei femminicidi e di quanto serva oggi impegnarsi come istituzioni nel diffondere cultura per fermare la mano dei violenti prima che sia troppo tardi”.
“Ringraziamo tutti i partecipanti, le realtà che stanno collaborando con noi per realizzare a Favara eventi di sensibilizzazione e riflessione. Grazie al sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e al sindaco di Furci Siculo Matteo Giuseppe Francilia per la vicinanza alla nostra comunità. Un grande grazie e un abbraccio alla famiglia di Lorena – ha concluso il primo cittadino -, e il nostro sostegno nella loro battaglia nella ricerca di verità e giustizia”.
Il processo sull’omicidio di Lorena Quaranta è, di recente, finito sul tavolo di Carlo Nordio. Il ministro della Giustizia ha infatti acquisito una relazione della Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria. Il punto centrale della vicenda giudiziaria è legato alla concessione delle attenuanti generiche, nello specifico lo stress dovuto al Covid che potrebbe evitare l’ergastolo per Antonio De Pace, ex fidanzato della giovane favarese.

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