Ad Agrigento torneranno temporaneamente alcuni pregiati vasi greci appartenenti alla storica Collezione Ciantro Panitteri, grazie a un prestito dal museo “Staatliche Antikensammlungen” di Monaco di Baviera. Questi reperti, ritenuti tra i più importanti della collezione, furono scoperti nella necropoli Pezzino e, dopo vari passaggi, venduti nel 1824 a Ludwig I di Baviera, nonostante l’opposizione del governo borbonico dell’epoca. Da allora, i vasi sono diventati una delle principali attrazioni del museo bavarese.
La mostra, intitolata “Da Girgenti a Monaco. Da Monaco ad Agrigento”, si terrà al Museo Archeologico Griffo dal 15 dicembre 2024 al 15 maggio 2025. Questo evento, considerato il fiore all’occhiello delle iniziative di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, rappresenta non solo il ritorno simbolico di un importante patrimonio archeologico alla città, ma anche un’occasione di riflessione sull’antico rapporto tra Akragas e la Mitteleuropa. L’esposizione, infatti, si inserisce nel contesto storico del Grand Tour, quando, tra Settecento e Ottocento, Agrigento divenne meta di collezionisti e antiquari alla ricerca di vasi greci dipinti, alimentando un fiorente mercato che portò alla dispersione di numerosi reperti.
L’iniziativa sarà preceduta dalle Giornate Gregoriane (4-5 dicembre 2024), dedicate al tema “Collezionismo e collezionisti in Sicilia tra ‘700 e ‘800”, che offriranno un approfondimento sul fenomeno del mercato antiquario siciliano e sul ruolo di figure chiave come Raffaello Politi, archeologo e Custode delle Antichità di Girgenti, che contribuì alla diffusione del patrimonio archeologico locale in Europa.
L’Ente Parco Valle dei Templi, promotore dell’iniziativa, ha investito risorse e competenze per garantire il successo dell’esposizione. Recentemente, il direttore del Parco, Roberto Sciarratta, ha affidato con una determinazione formale i lavori di progettazione e allestimento della mostra a una ditta siciliana specializzata, per un importo di 400mila euro. L’impegno del Parco dimostra l’importanza attribuita a questo evento, che celebra il ritorno temporaneo di capolavori tanto legati alla storia e all’identità culturale di Agrigento.
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