Gino Cecchettin al Palacongressi: un messaggio di speranza con il Liceo Leonardo
Nella cornice della Sala Concordia del Palacongressi di Agrigento, un pubblico gremito ha accolto venerdì Gino Cecchettin, autore del libro Cara Giulia. L’evento, ricco di emozioni e significato, è stato animato dalla partecipazione attiva di numerosi giovani che hanno rivolto domande profonde all’autore. “Sono emozionato dall’accoglienza e dalla sensibilità dei ragazzi,” ha dichiarato Cecchettin, visibilmente commosso.
L’autore ha condiviso la storia della sua secondogenita, Giulia, una ragazza che studiava con passione, amava disegnare e sognava di vivere in una brughiera. “Collezionava scatole e regalava sorrisi dolcissimi,” ha ricordato con affetto. Purtroppo, la vita di Giulia è stata tragicamente spezzata da un femminicidio, un evento che ha segnato profondamente la sua famiglia e l’intera comunità.
Il dolore che Cecchettin ha vissuto lo ha spinto a riflettere sulle radici della violenza di genere, ancora troppo presente nella nostra società. Cara Giulia nasce da questa riflessione, come una lunga lettera che non solo ricorda Giulia, ma invita alla consapevolezza e a un’azione concreta per il cambiamento.
Ad arricchire l’evento sono stati gli interventi della Prof.ssa Giuseppina Agozzino, docente di lettere presso il Liceo Scientifico Leonardo, e della Dott.ssa Patrizia Pilato, dirigente scolastica dello stesso istituto. Entrambe hanno sottolineato l’importanza della scuola nel promuovere valori fondamentali e momenti di crescita culturale. “La scuola è il luogo in cui si costruiscono le basi per una società più consapevole e rispettosa,” hanno affermato.
Il pubblico ha potuto anche ascoltare Alessandro Accurso Tagano, rappresentante della libreria Il Mercante di libri, che ha parlato dell’importanza della lettura come strumento di consapevolezza e dialogo. “Leggere significa mettersi in ascolto dell’altro,” ha spiegato, enfatizzando il ruolo dei libri nel promuovere riflessioni e cambiamenti culturali.
Cara Giulia, scritto con Marco Franzoso e pubblicato da Rizzoli, è più di un memoir: è un invito a costruire “un’alleanza tra i sessi, anziché consolidare la prevaricazione di uno sull’altro,” come ha dichiarato Cecchettin. Il libro si rivolge soprattutto ai giovani, esortandoli a combattere la violenza di genere e a contribuire a una cultura di rispetto e uguaglianza.
L’evento, patrocinato dal Parco della Valle dei Templi e dal Liceo Scientifico e Linguistico Leonardo, si inserisce nelle iniziative culturali per sensibilizzare la comunità scolastica e cittadina sui temi dell’amore e della resilienza.
Durante l’incontro, Cecchettin ha ribadito l’importanza di ascoltare i giovani: “Sono loro il nostro futuro e dobbiamo aiutarli a sviluppare gli strumenti per riconoscere e contrastare la violenza, partendo dalle piccole cose.” Il pubblico, in particolare i giovani, ha mostrato grande partecipazione, affrontando temi come l’educazione al rispetto, il ruolo delle famiglie e della scuola, e la necessità di affrontare la violenza di genere a livello culturale e istituzionale.
Cecchettin ha lasciato un messaggio forte: “Non possiamo fermarci al dolore. Dobbiamo trasformarlo in azione, in consapevolezza, in un impegno collettivo per un futuro libero da ogni forma di violenza.” L’evento si è concluso con un lungo applauso, simbolo di una comunità profondamente toccata e ispirata da una testimonianza di amore, resilienza e speranza.
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