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Home » Sindacati » Agrigento Capitale della Cultura 2025: polemiche per il video con la svastica e i costi esorbitanti

Agrigento Capitale della Cultura 2025: polemiche per il video con la svastica e i costi esorbitanti

20 Novembre 2024
in Sindacati
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Anche Alfonso Buscemi, segretario generale della CGIL Agrigento, ha condannato l’inclusione di due svastiche in un video promozionale per Agrigento Capitale della Cultura 2025. Il video, che doveva celebrare la città e la sua candidatura, ha suscitato indignazione per la presenza di simboli nazisti, ritenuti inappropriati e offensivi.

Buscemi ha sottolineato che questi simboli richiamano le atrocità del nazismo e non dovrebbero mai essere associati a una promozione culturale. Inoltre, ha denunciato l’aumento di episodi provocatori da parte di movimenti di estrema destra, come la recente sfilata di camicie nere a Bologna e l’attacco alla sede nazionale della CGIL. “Tutto questo avviene nel silenzio delle istituzioni”, ha dichiarato.

Il segretario ha anche criticato la gestione dei preparativi per Agrigento Capitale della Cultura 2025, evidenziando la mancanza di interventi infrastrutturali fondamentali, come la riapertura dei ponti chiusi, la sistemazione delle strade e la creazione di parcheggi. “Purtroppo, nulla di tutto questo è stato fatto”, ha affermato, lamentando che, dopo il 2025, la città non avrà benefici duraturi.

Giuseppe Di Rosa di Codacons ha poi aggiunto ulteriori critiche sui costi elevati dello spettacolo di video mapping alla Stazione Centrale, già al centro delle polemiche. secondo il rappresentante di Codacons nonostante nel 2018 lo stesso edificio fosse stato utilizzato con costi inferiori, l’amministrazione ha scelto di pagare 150.000 euro, ignorando un’offerta più vantaggiosa di 122.000 euro da un imprenditore locale.

I quindici secondi incriminati mostrano sullo sfondo blu della stazione la scritta “Arbeit macht frei” (“il lavoro rende liberi”), lo slogan tristemente noto per essere stato issato all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz. Pochi istanti dopo appaiono i fili spinati, i caccia militari e, ai lati, due teloni rossi con le svastiche naziste. Una camionetta militare attraversa la proiezione, lasciando alla fine le fiamme provocate da un’esplosione. Un’immagine inquietante e provocatoria che ha scatenato reazioni negative.

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