Graziano Strano si riprende l’Akragas e lo fa con un ruolo apicale. Il nuovo direttore generale vuole essere il collante tra società, addetti ai lavori e tifosi. “Chiediamo al pubblico giurgintano, il popolo dei giganti, di accompagnarci in questo percorso. Stiamo lavorando per gettare le basi per un progetto sostenibile e duraturo. L’obiettivo è quello di migliorare i nostri risultati rispetto alla passata stagione. Tutto questo – aggiunge il direttore generale – in attesa che lo stadio Esseneto venga dotato dei miglioramenti necessari. Aspettiamo che la burocrazia acceleri per dotare la struttura delle torri faro e delle migliorie che servono”. Graziano Strano ricorda anche che attualmente l’unico finanziatore è Giuseppe Deni, che da 4 anni sta onorando gli impegni. Per Strano, la questione dello stadio Esseneto è come una spada di Damocle che non permette di programmare a lungo termine. Sul piano tecnico, come spesso avviene in Serie D, il primo step sarà a dicembre. Sotto Natale si tireranno le somme e, se le cose andranno bene, si proverà a puntellare al rialzo; altrimenti si dovranno pensare operazioni di mercato diverse. Sul piano tecnico, però, Strano non si sbilancia. “Sappiamo tutti che non spetta a me scegliere l’allenatore, ma è compito del direttore sportivo. Io avrò il compito di visionare i contratti, lui quello di scegliere il profilo più adatto”. Un nuovo nome c’è e potrebbe essere quello di mister Vincenzo Feola, 56enne nativo di Somma Vesuviana. Feola, nella sua ultima esperienza, è stato alla guida del Matese e, prima ancora, della Casertana. È un nome importante, considerata l’esperienza e il fatto che sia stato l’artefice della promozione dell’Akragas dalla D alla C. Tuttavia, in quella circostanza, la società gli mise a disposizione una corazzata. Ora, il ds Cammarata sta lavorando per comprendere che tipo di intesa si possa trovare. Tra le altre società guidate da Feola in precedenza ci sono Casarano, Cerignola, Racing Aprilia, Pomigliano, Savoia e Gladiator. “Cammarata – conclude Strano – si assumerà tutte le responsabilità delle scelte tecniche, mentre io mi assumerò quelle gestionali di tutto il gruppo Akragas in tutte le sue figure”. Insomma, dopo l’esperienza della passata stagione, la separazione a fine campionato e il ritorno, Graziano Strano sembra più carico che mai e vuole fare tesoro dell’esperienza maturata. In questi mesi ha imparato a conoscere l’ambiente dell’Akragas, a farsi conoscere dai tifosi e a cercare la giusta alchimia per entrare in empatia con la città.
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