La Suprema Corte respinge il ricorso del Comune e conferma la condanna al risarcimento per i danni causati da un tombino pericoloso nel centro storico.
Agrigento, 13 maggio 2024 – Con l’ordinanza n. 12988 pubblicata oggi, la Corte di Cassazione ha definitivamente rigettato il ricorso del Comune di Agrigento, confermando così la condanna al risarcimento dei danni patrimoniali e fisici subiti da un ciclista. Il ciclista, assistito dall’Avv. Marco Patti, era stato vittima di un incidente causato da un tombino mal posizionato.
La vicenda risale a diversi anni fa, quando il ciclista riportò gravi lesioni a causa di un tombino situato nel centro storico della città. Nonostante le argomentazioni del Comune, che sosteneva la responsabilità esclusiva del ciclista per via della presunta visibilità del tombino e della vicinanza dell’abitazione del ciclista al luogo dell’incidente, la Cassazione ha confermato le sentenze di primo grado e appello.
Nel dettaglio, il tombino in questione presentava due caratteristiche particolari che hanno giocato un ruolo chiave nella decisione della Corte. Prima di tutto, il tombino era incavato rispetto al manto stradale, risultando quindi meno visibile. Inoltre, le feritoie di scolo erano disposte parallelamente alla direzione di marcia, il che facilitava l’incastro del pneumatico della bicicletta. Questi elementi sono stati determinanti nel configurare la pericolosità del tombino, che non era opportunamente segnalato.
La Suprema Corte ha così stabilito che il ciclista non poteva avvedersi del pericolo, confermando il nesso causale tra la condizione del tombino e l’incidente. Inoltre, ha escluso qualsiasi colpa del danneggiato, smentendo l’argomentazione del Comune.
Il Comune di Agrigento aveva anche tentato di difendersi sostenendo l’impossibilità di esercitare un controllo efficace sul territorio a causa della sua vasta estensione. Tuttavia, la Cassazione ha respinto anche questa linea difensiva, poiché il sinistro è avvenuto in centro storico, un’area in cui il controllo dovrebbe essere più agevole.
Con questa decisione, il Comune di Agrigento è ora definitivamente obbligato a risarcire il ciclista per i danni subiti. Questo caso mette in luce l’importanza della manutenzione urbana e della sicurezza stradale, richiamando l’attenzione sulle responsabilità degli enti locali nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture pubbliche.
La sentenza rappresenta un punto fermo in una vicenda che ha visto il Comune di Agrigento impegnato in una lunga battaglia legale, confermando l’importanza di una corretta e tempestiva gestione delle infrastrutture urbane per garantire la sicurezza dei cittadini. FOTO ARCHIVIO
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