L’ultimo autolavaggio sequestrato alcuni giorni fa non molto lontano dal centro della città dei templi. Anche in questo caso le acque prodotte dalle attività di lavaggio dei veicoli, insieme a quelle derivanti dalla pulizia del piazzale esterno, venivano scaricate illecitamente.
Il proprietario è stato deferito all’Autorità giudiziaria per reati ambientali. Gli agenti della municipale, collaborati dall’Arpa, hanno riscontrato che le acque reflue industriali, provenienti dall’impianto di lavaggio dei mezzi non sarebbe stato sottoposto a trattamenti depurativi previsti dalla normativa vigente.
Tra Agrigento e diversi centri della provincia, in circa due mesi, sono una decina gli impianti di autolavaggio sequestrati perché risultati fuorilegge. La guardia costiera, e in alcuni casi la polizia locale, hanno riportato la legalità. E oggi sono davvero in pochi a continuare ad operare.
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