Al via il processo nei confronti di due tecnici individuati come responsabili dell’esplosione di via Trilussa, a Ravanusa, che l’11 dicembre del 2021 provocò una strage con nove morti, fra cui una giovane donna che avrebbe partorito dopo pochi giorni. La deflagrazione sarebbe avvenuta “a causa delle gravi carenze nel processo di posa in opera e saldatura del tratto di tubazione del gas”. Le opere di raccordo delle due condotte, realizzate fra il 1985 e il 1988, sono state eseguite in maniera maldestra.
Proprio in quel tratto, qualche minuto prima dell’esplosione, innescata dall’accensione di un elettrodomestico, si era verificato un cedimento strutturale che aveva provocato la fuga di gas.
I due imputati sono il 76enne, firmatario del collaudo tecnico-amministrativo del Comune di Ravanusa del 25 febbraio 1989 nonché direttore dei lavori e firmatario della relazione finale sui lavori di costruzione della rete di distribuzione di Ravanusa e direttore tecnico della Siciliana Gas Spa e l’88enne responsabile tecnico della “A.Mi.Ca. Srl” (impresa incaricata dalla committente Siciliana gas Spa, dell’esecuzione materiale dei lavori di messa in posa della tubazione).
Sono accusati delle ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio colposo plurimo in concorso. Il primo ha chiesto di definire il processo con giudizio abbreviato, condizionandolo a una perizia che accerti e ricostruisca quello che è accaduto. La Procura, rappresentata dall’aggiunto Salvatore Vella, si è opposta, ritenendo non necessaria una nuova perizia che non potrebbe far altro che appesantire il processo. Secondo l’accusa, del resto, “i fatti sono stati già accertati, in maniera chiara, dai consulenti della Procura”.
L’altro imputato, non ha invece avanzato richieste e quindi andrebbe a processo con il rito ordinario. Il giudice si è riservato, per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio della Procura, ed ha rinviato l’udienza al 16 aprile. Nel processo si è costituito, nel frattempo, Italgas reti spa che si è dimostrata disponibile a risarcire eventuali danni civili per le parti costituite.
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