Gaetano Miccichè esplora la discrasia tra l’immagine dei medici in sala operatoria e quella dell’intelligenza artificiale. VIDEO
Nella splendida sala monumentale della Biblioteca Lucchesiana ad Agrigento, si è tenuto un convegno di grande interesse sul tema “Intelligenza Artificiale: Aspetti Medici ed Etici”. Questo evento è stato promosso dalla Biblioteca Lucchesiana, diretta da don Angelo Chillura, in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Omceo) di Agrigento, presieduto da Santo Pitruzzella, e ha ricevuto il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi.
Il convegno, moderato dalla giornalista Chiara Ippolito dell’ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana, ha visto la partecipazione di illustri relatori: Andrea Pizzichini, docente di Teologia Morale all’Accademia Alfonsiana di Roma. Giovanna Iacono, archivista bibliotecaria e deputata al Parlamento Italiano. Salvatore Casà, medico odontoiatra.
Durante l’evento, Gaetano Miccichè, in rappresentanza del prefetto di Agrigento Filippo Romano, ha tenuto un discorso che ha suscitato grande interesse. Miccichè ha posto una domanda intrigante: “Come si spiega la discrasia tra l’immagine di medici distrutti in sala operatoria e quella di medici quasi robotici in un laboratorio medico?”
“Non essendo né un medico né un teologo,” ha detto Miccichè, “ho parlato della mia esperienza da bambino. Quando, più di trent’anni fa, mi sono soffermato davanti a una foto che ritraeva un laboratorio medico pieno di computer e operatori sanitari con profili quasi robotici, quasi cromati. Poi ho visto la foto di una sala operatoria con operatori sanitari esausti e stanchissimi dopo un intervento. A quel punto, ho chiesto a mio padre (medico): ‘Come si spiega questa apparente discrasia tra l’immagine di questi medici quasi invulnerabili e i tuoi colleghi che sembrano distrutti?’”
La risposta, secondo Miccichè, risiede nell’intelligenza artificiale. Già negli anni ’60, questo tema rifletteva sull’arte medica e sull’etica. “Dopo aver scoperto che in realtà il tema dell’intelligenza artificiale rifletteva sull’arte medica e sull’etica già negli anni ’60, ho sottolineato che questi convegni rappresentano un’opportunità per approfondire la conoscenza. Questo tema è in continua evoluzione e ha importantissimi riflessi da diversi punti di vista. La responsabilità di definire regole chiare per disciplinare l’intelligenza artificiale spetta ai governi e agli attori coinvolti nel campo della bioetica. L’obiettivo è evitare una sorta di “dittatura tecnologica” e consentire una medicina che utilizzi le macchine, ma che non sia completamente guidata da esse.”

Inoltre, in occasione del convegno, è stato possibile visitare la mostra intitolata “Ars Medica: Manoscritti e Libri Antichi della Biblioteca Lucchesiana”. Questa mostra, curata da Cristina Angela Iacono, archivista bibliotecaria, insieme ai medici odontoiatriSalvatore Casà, Giovanni Andrea Casà e Sebastiano Arcidiacono, si propone di far conoscere il prezioso materiale bibliografico della Lucchesiana, ancora in parte da esplorare. La mostra espone circa 40 opere antiche, datate tra il 1400 e il 1700, alcune delle quali arricchite da interessanti tavole. Durante l’evento, intermezzi musicali a cura della violinista Federica Rotulo.
“Oggi parliamo di intelligenza artificiale – afferma il presidente Pitruzzella – anche attraverso una disamina dei testi presenti in biblioteca. Ringrazio Antonio Patti, mio amico e collega, che qualche anno fa ha proposto questo incontro sul quale abbiamo cominciato a lavorare ma, purtroppo, lo scorso anno, Antonio ci ha lasciati. Abbiamo comunque voluto lo svolgimento di questo convegno dedicandolo alla sua memoria. Questo è un argomento che ci coglie di sorpresa e ci accompagna verso una trasformazione: l’uomo che va verso la macchina e viceversa in un contesto caratterizzato da riflessi etici, morali, politici e sociali”.
Un’occasione unica per esplorare il connubio tra medicina antica, etica e l’innovazione dell’intelligenza artificiale nella pratica medica moderna.








Immagini e interviste aa cura di Nicolò Giangreco di STUDIO 98.
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