Il Tribunale di Agrigento pronuncia sentenza nel caso di diffamazione contro la vicesindaca Giovanna Iacono.
Il Tribunale di Agrigento ha condannato S.G., consigliere comunale di Santa Elisabetta, per aver diffamato la vicesindaca e deputata nazionale del PD Giovanna Iacono attraverso insulti sessisti sui social durante la campagna elettorale del 2017. La sentenza prevede una condanna a sei mesi di reclusione, con pena sospesa. I fatti risalgono al 2017, quando Iacono fu oggetto di attacchi sui social senza essere citata direttamente ma comunque identificabile. La condanna include il pagamento delle spese legali e il risarcimento dei danni. Iacono ha commentato la vicenda esprimendo dolore ma anche determinazione nel non arrendersi davanti agli episodi di violenza sessista. Ha ringraziato il suo avvocato, Giuseppe Barba, e tutti coloro che l’hanno sostenuta durante il processo.
I fatti risalgono al 2017, quando l’oggi parlamentare venne insultata sui social nel contesto di un post di attacco alla sua persona senza mai citarla, ma rendendola comunque identificabile.
“Si tratta di una vicenda per me dolorosa – commenta oggi Iacono –, rispetto alla quale però ho deciso di non tirarmi mai indietro non solo per tutelare la mia reputazione, ma a difesa di tutte le donne, le quali sono ancora oggi troppo spesso bersaglio di commenti beceri e insulti squallidi di natura spiccatamente sessista. Nessuna di noi deve abbassare la testa dinnanzi ad episodi di questo tipo. Non bisogna mai arrendersi davanti all’offesa e davanti alla violenza – conclude Iacono – qualsiasi forma assuma. Mai.
Ringrazio il mio avvocato, Giuseppe Barba, per la sua professionalità e per la sua umanità, per avermi accompagnata in questo lungo e complesso percorso giudiziario. I miei familiari, le compagne e i compagni del PD a ogni livello, e tutte le persone, tante, che mi sono state accanto in questi anni.”
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
