Alle 9 di stamattina, Re ha contattato Roberto Oddo dicendo “Mi sto suicidando” e ha chiesto di chiudere subito la telefonata. Purtroppo, poco dopo, ha compiuto il gesto irreversibile. Il suo amico ha immediatamente allertato le autorità, ma nonostante il rapido intervento, non è stato possibile evitare la tragedia. Re ha lasciato una lettera in cui ringrazia gli abitanti di Agrigento, ma esprime anche amarezza per il grave sciacallaggio mediatico subito sui social e su alcuni giornali.
Dopo essersi sparato un colpo di pistola alla testa, Re è stato trasportato in ospedale in condizioni critiche presso il reparto di rianimazione del San Giovanni di Dio. Nonostante gli sforzi incessanti dei medici per salvare la sua vita, le condizioni di Re rimangono critiche e la prognosi sulla sua vita rimane riservata.
Re ha dedicato grande passione nel portare ad Agrigento l’evento de ‘Il Paladino d’oro’, originariamente ospitato a Palermo per 42 anni, spingendo affinché fosse trasferito nella sua città, prossima capitale della cultura. Conosciuto e stimato anche per aver organizzato importanti eventi, tra cui i Campionati Mondiali Off-Shore e di Beach Volley.
Tra gli amici presenti sul luogo della tragedia in via Empedocle c’erano il sindaco Francesco Miccichè, gli assessore Carmelo Cantone, l’assessore alla cultura Costantino Ciulla, Gioacchino Alfano e l’amico Roberto Oddo, organizzatore della 43ª edizione del Paladino d’oro Sportfilmfestival, attualmente in corso al Teatro Pirandello.
Re è stato coinvolto in alcune polemiche riguardanti il costo dell’iniziativa, a carico del Comune e della Regione, e la scarsa affluenza di pubblico agli eventi in programma. Tuttavia, nonostante ciò, si sta valutando che la manifestazione, al momento sospesa, possa riprendere, anche perché si attendono ospiti illustri in città. Il festival sarebbe dovuto culminare con la premiazione di importanti figure dello sport e del cinema, come Giovanni Malagò, Maurizio Casasco e altri.
Tra i film in gara ci sono opere come “Sogno Azzurro” di Marco Maraniello e “Alberto Tomba, vincere in salita” di Tommaso Deboni. Il festival avrebbe dovuto concludersi sabato 25 novembre con la premiazione dei film vincitori e la partecipazione dei sindaci della provincia di Agrigento. Inoltre, la figlia di Alberto, Natalia Re del Movimento Italiano per la Gentilezza, inaugurerebbe il ‘Woman’s Kindness Power’, riconoscendo due donne che si sono distinte per gentilezza e competenza in settori diversi.
In questo momento delicato, riflettiamo sul peso delle parole e sulla loro straordinaria potenza. Troppo spesso trascuriamo l’effetto devastante che possono avere le parole: possono essere come macigni sulle spalle di chi le riceve. I social media, pur offrendo una piattaforma per la libera espressione, hanno anche dato voce a individui privi di moralità, indifferenti al rispetto per la dignità altrui. È cruciale ricordare che le nostre parole, specialmente online, possono causare impatti profondi e reali sulle vite degli altri. Dobbiamo essere consapevoli del potere che esse detengono e scegliere sempre di comunicare con gentilezza, rispetto e compassione, preservando così la dignità di ogni individuo.



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