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Home » Regione » Mobilità agevole e prezzi calmierati: il Governo regionale siciliano stanziati oltre 27 milioni di euro. Dubbi di Federconsumatori.

Mobilità agevole e prezzi calmierati: il Governo regionale siciliano stanziati oltre 27 milioni di euro. Dubbi di Federconsumatori.

12 Novembre 2023
in Regione
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Sono oltre 27 i milioni di euro stanziati dal Governo regionale siciliano che consentiranno una mobilità più agevole con prezzi calmierati. A comunicarlo l’ Assessore regionale alle Infrastrutture e Viabilità Alessandro Aricò. Si tratta di fondi regionali e ministeriali.

“Una misura epocale e innovativa che ha come obiettivo il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità – spiega Aricò – e consentirà ai passeggeri residenti nella nostra isola di beneficiare di una riduzione del 25% sul costo di ogni singola tratta, che diventa il 50% per studenti, disabili e famiglie a basso reddito.

Un grande risultato del Governo guidato da Renato Schifani, – ha aggiunto – col quale abbiamo presentato l’iniziativa per contrastare il caro voli per tutti residenti in Sicilia.

Sono tanti coloro i quali in questi mesi hanno lavorato a questo progetto e che voglio ringraziare: Il Governo Meloni che attraverso il vice ministro ai trasporti Galeazzo Bignami ha dimostrato grande attenzione alle esigenze dei siciliani”. Ha concluso Aricò. Una boccata d’ ossigeno soprattutto per tante famiglie che hanno figli che studiano fuori o per i tanti pendolari che a causa del caro biglietti, spesso sono costretti a rimanere lontani da casa.

Federconsumatori Sicilia pero’ nutre molti dubbi sul decreto annunciato dal Presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò. In una nota scrive: “Sarà messo in piedi un meccanismo di rimborso del prezzo dei biglietti da e per la Sicilia, fino ad un massimo di 150 euro. I dubbi sono sia di merito che di metodo. 

Per quanto riguarda il merito: si prendono 12,5 milioni di euro assegnati dallo Stato per risolvere i problemi derivanti dall’insularità della Sicilia e altri 15 milioni li mette la Regione, prendendone 10 dalla finanziaria 2024. In pratica si prendono soldi che lo Stato paga per risolvere i problemi dell’insularità e altri soldi che i cittadini siciliani versano in tasse o ricevono come trasferimenti dallo Stato e si dirotta un totale di 27,5 milioni di euro per tamponare, e non certo risolvere, il problema del caro voli.

Da mesi chiediamo un vero tavolo tecnico di alto livello tra Ministero dei Trasporti e Regione per risolvere in maniera strutturale il problema del carovoli – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – La risposta è stata una misura anti-algoritmo che il Governo nazionale si è rimangiato nel giro di due settimane e, adesso, un decreto regionale che il 10 novembre promette soldi a pioggia a partire dal 1° dicembre”.

Federconsumatori Sicilia è convinta che il caro-voli si combatta aumentando l’offerta, mettendo più aerei in pista quando servono. Siamo perfettamente d’accordo sul fatto che per gran parte dell’anno l’offerta di posti sia congrua e che, di conseguenza, non è possibile prevedere voli in eccesso per 11 mesi su 12. 

Ma è possibile, se lo si programma in modo corretto, usare gli scali di Comiso e Trapani-Birgi per assorbire l’extra-traffico delle feste senza mandare in tilt Catania e Palermo. Natale, da duemila anni, cade sempre il 25 dicembre: una programmazione si può fare.

Per quanto riguarda il metodo, poi, i dubbi sono ancor di più. Ci sembra molto difficile che le compagnie aeree accettino di modificare i propri sistemi di prenotazione per inserire la possibilità di ottenere lo sconto. Ci sembra ancor più improbabile che vengano fatti controlli a campione in aeroporto per verificare che l’autocertificazione sia veritiera.

Ci sembra molto più probabile, al massimo, che tutto questo sistema venga gestito dalla Regione tramite rimborsi ex post: prima si paga il biglietto a prezzo pieno (sperando che le compagnie non ne approfittino per alzare ulteriormente il prezzo), poi si chiede il rimborso tramite un portale (che ancora non c’è).

Se così sarà, allora bisogna fare i famosi conti della serva: il rimborso massimo è di 150 euro, i soldi a disposizione sono 27,5 milioni per 13 mesi. Ciò vuol dire che, se tutti i rimborsi saranno da 150 euro, ci saranno da gestire oltre 180 mila rimborsi in poco più di un anno, cioè oltre 14 mila al mese, cioè circa 500 al giorno in media. 

Ma non tutti i rimborsi saranno da 150 euro, quindi le pratiche da smaltire saranno molte di più. Federconsumatori Sicilia, per questo, aspetta di conoscere i dettagli di questo sistema e il costo di gestione delle pratiche (che pagheranno i siciliani).

Aspettiamo di sapere anche se ci sarà un numero massimo di biglietti rimborsabili in un mese, se ci sarà un “click day” per ottenere i rimborsi, se ci saranno metodi efficaci per controllare che chi chiede il rimborso ne abbia realmente diritto. 

Facciamo infine notare che la misura annunciata dal Governo Regionale riguarda solo i residenti in Sicilia, ma la stragrande maggioranza di chi compra un biglietto aereo per la Sicilia a Natale o a Pasqua non è più residente in Sicilia da anni: è emigrato al nord per lavorare, ha spostato la residenza, magari ha figli nati a Bergamo bassa. Tutte queste persone non potranno ottenere lo sconto.

Alla luce di tutti questi dubbi, Federconsumatori Sicilia chiede al Governo Schifani di fare chiarezza prima possibile su tutte le questioni sollevate e, allo stesso tempo, invita i siciliani a conservare biglietti e ricevute di tutti i voli effettuati a partire dal 1° dicembre, anche se quel giorno il sistema dei rimborsi non sarà ancora partito.

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