Dopo la cessazione, a titolo gratuito, delle particelle di proprietà di un privato al Comune di Realmonte, la Scala dei Turchi finalmente torna interamente al patrimonio comunale. La “questio”, che durava ormai da molti anni, è giunta al termine dopo una serrata trattativa tra le parti, pubblico e privato, e adesso per il magico e incantevole sito, potranno aprirsi nuovi orizzonti con la pianificazione dei programmi di sviluppo e di valorizzazione.
Ne abbiamo parlato con il sindaco di Realmonte, l’avvocato Sabrina Lattuca che in queste ultime ore, è riuscita a raggiungere uno dei più importanti traguardi, tutelando quel tratto di litorale dalle marne bianche e gessose a picco sul mare, a beneficio della collettività, destinato a diventare un bene Unesco.

-La domanda che si pongono in molti, dopo il lungo contenzioso, è che cosa succederà adesso alla Scala dei Turchi?
“La Scala dei Turchi – risponde il sindaco Lattuca – occorre precisare che è un sito di straordinaria bellezza ma anche di estrema fragilità. Ed è per questo motivo che il Comune di Realmonte innanzitutto ha dato incarico a due esperti di effettuare uno studio, propedeutico alla predisposizione di un progetto per l’ulteriore messa in sicurezza, attività, quest’ultima, utile alla fruizione del sito. Posso anticipare anche che, secondo i tecnici incaricati a predisporre gli studi propedeutici alla fruizione, sarebbe possibile realizzare una passerella, – anche in tempi brevi – per accedere sulla marna anche a scopo scientifico. Per questo scopo sono stati richiesti di recente, dei finanziamenti per la valorizzazione del sito. Inoltre, sono state intavolate trattative per realizzare un itinerario turistico – mediante delle convenzioni con le Unioni dei Comuni (FUA – Scala dei Turchi/Vigata – Ente Parco – pro loco – associazioni senza scopo di lucro etc ) con anche l’ipotesi di un biglietto unico con la Valle dei templi per la fruizione di villa Romana – che insiste sul comprensorio Scala dei Turchi – nonché di servizi di informazione, nell’ottica di fornire un prodotto integrato di qualità, in vista di Agrigento Capitale della Cultura 2025.”.
-La Scala dei Turchi verrà gestita in futuro direttamente dal Comune di Realmonte?
“Per la gestione diretta del Bene si sta ipotizzando l’istituzione di una Fondazione con il Comune e probabilmente con altre Istituzioni interessate alla promozione di questo incantevole scenario. Dico subito che per l’accesso sarà necessario pagare un tiket. L’istituzione di un biglietto d’ingresso sarà l’unico mezzo che consentirà di dare i servizi necessari (guardiania, vigilanza, promozione turistica, abbattimento delle barriere architettoniche, tutela etc .)”.
-Per quanto riguarda l’iter per ottenere il riconoscimento dell’Unesco di patrimonio dell’Umanità?
“Ci stiamo lavorando. Per la candidatura a Patrimonio dell’Umanità, abbiamo effettuato una serie di incontri, on line, con il Sottosegretario alla Cultura”.
-Come immagina sarà il futuro del sito della Scala dei turchi?
“Sogno una Scala dei Turchi inserita nell’elenco Unesco, mediante una internazionalizzazione ed estensione della candidatura ai Paesi del Mediterraneo, dove la Scala ne costituisca il simbolo. Una Scala accessibile in modo contingentato, come detto, attraverso il pagamento di un ticket che serva a garantire i servizi, anche in merito all’abbattimento di barriere architettoniche (sedie per disabili – mezzo di primo soccorso in spiaggia etc..) Stiamo lavorando – conclude Sabrina Lattuca – per raggiungere questi obiettivi e sono convinta che ci riusciremo e la Città della Scala dei Turchi, diventerà volano per la crescita di un intero territorio.”.
LORENZO ROSSO
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