Non si sono fermati all’Alt e durante l’inseguimento hanno prima speronato la macchina dei carabinieri, e poi una volta bloccati, hanno provato a scappare a piedi e nella fuga tentato di disfarsi di un sacchetto – poi raccolto – contenente 302 grammi di hashish e 4,3 grammi di cocaina. Sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e resistenza a Pubblico ufficiale. A finire nei guai Gioacchino Giuseppe Mantegna, 43 anni, disoccupato di Ravanusa, e un diciassettenne anche lui ravanusano. Mantegna, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento che ha coordinato l’intera operazione antidroga, è stato posto ai domiciliari, mentre il minore collocato all’Istituto penitenziario “Malaspina” di Palermo.
L’attività investigativa che ha permesso il sequestro di un buon quantitativo di stupefacenti e l’arresto di due presunti pusher è stata portata a termine dai carabinieri della Stazione di Ravanusa e del Comando Compagnia di Licata. Il giudice del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha già convalidato l’arresto del quarantatreenne, disponendo l’ordinanza di custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare con l’applicazione del braccialetto elettronico. Convalidato anche l’arresto del ragazzo. I due indagati sono difesi dagli avvocati Stefano e Ninfa Argento.
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