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Home » Cultura » Mine Vaganti, Pannofino: emozione fortissima recitare al teatro Pirandello

Mine Vaganti, Pannofino: emozione fortissima recitare al teatro Pirandello

Luigi Mula Di Luigi Mula
25 Gennaio 2023
in Cultura, Teatro
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“É per noi un privilegio recitare in questo luogo intitolato a Luigi Pirandello. E’ un teatro bellissimo, abbiatene cura”.
Lo ha detto Francesco Pannofino a conclusione dello spettacolo Mine Vaganti, per la regia di Ferzan Ozpetek, che ieri sera ha debuttato, con successo di critica e di pubblico, al Teatro Pirandello di Agrigento (replica oggi pomeriggio, alle 17:30) facendo registrare, ancora una volta il sold out.
In scena, con il bravissimo attore e doppiatore ligure, un cast stellare formato, tra gli altri, da Iaia Forte, Edoardo Purgatori, Carmine Recano e Simona Marchini.
La trama è nota: narra la storia del giovane Tommaso che torna nella grande casa di famiglia a Lecce con l’intenzione di comunicare ai parenti chi veramente è: un omosessuale con ambizioni letterarie e non un bravo studente di economia fuori sede come tutti credono. Ma la sua rivelazione viene bruciata sul tempo da una rivelazione ancora più inattesa e scioccante del fratello Antonio. Tommaso è costretto a fermarsi a Lecce, rivedere i suoi piani e lottare per la verità, contro un mondo famigliare pieno di contraddizioni e segreti.
Mine vaganti è una commedia dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano, come scrive Ferzan Ozpetek nelle nelle note di regia: “La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce. A teatro non ci si dovrebbe mai annoiare. Sono partito da questo per evitare che lo spettacolo fosse lento. Ho optato per un ritmo continuo, che non si ferma, anche durante il cambio delle scene.Qui c’è il merito di Luigi Ferrigno che si è inventato un gioco di movimenti con i tendaggi; anche le luci di Pasquale Mari fanno la loro parte, lo stesso per i costumi di Alessandro Lai, colorati e sgargianti”, conclude il regista.
Sentimenti, malinconie, risate, immutate dal cinema al teatro, per uno spettacolo imperdibile che ben si innesta nella straordinaria stagione teatrale 2022/2023 firmata dal direttore artistico Francesco Bellomo che, dopo Il Caso Tandoy, The Children e Buoni…se Potete, continua a stupire ed emozionare l’affezionato pubblico.

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