E’ stata trasferita dall’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, al presidio ospedaliero “Sant’Elia” di Caltanissetta, la quarantenne licatese ferita a colpi di pistola dal vicino. La donna che ha un proiettile alla gamba sinistra, si trova ricoverata nel Reparto di Chirurgia vascolare. Non è escluso che possa venire sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Per sua fortuna, non versa in pericolo di vita.
Nelle prossime ore, intanto, dovrebbe tenersi l’udienza di convalida dell’arresto, in quasi flagranza di reato, del licatese quarantasettenne Antonio Portelli, catturato dai carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata.
Il legale della vittima, l’avvocato Gerlando Vella, ancora ieri, ha rappresentato al sostituto procuratore Maria Barbara Cifalinò, titolare del fascicolo d’inchiesta, la volontà di uccidere da parte dell’indagato. Una tesi che sarebbe confermata dal terzo sparo, che ha bucato la porta d’ingresso in metallo di un magazzino, al piano terra di una palazzina. «Colpo esploso ad altezza torace», ha nuovamente ribadito l’avvocato Vella.
Portelli aveva ancora la pistola con sé quando è stato fermato, controllato ed arrestato dai militari dell’Arma, guidati dal capitano Augusto Petrocchi. Un’arma, di piccolo calibro, che è risultata essere clandestina, e detenuta illegalmente.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
