Dopo una falsa partenza, si è svolta la prima udienza preliminare, davanti Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, scaturita dalla maxi inchiesta “Waterloo”, su un giro di corruzione attorno a “Girgenti Acque”, società che gestiva il servizio prima del commissariamento, e al suo ex presidente, l’imprenditore Marco Campione. Stralciata la posizione di uno degli imputati, Salvatore Gabriele, per irregolare notifica di atti. Per lui processo a parte che comincerà il prossimo 8 settembre.
Per tutti gli altri imputati, sempre l’8 settembre, è prevista la prosecuzione dell’udienza preliminare, che oggi ha visto la produzione documentale di numerosi documenti ad opera della Procura della Repubblica di Agrigento, rappresentata in aula dal pubblico ministero Paola Vetro, tra cui due verbali di interrogatorio, di un ex dipendente oggi in pensione, e dell’avvocato Omar Giampaolo Hamed, e del legale difensore di due indagati.
Hanno chiesto di costituirsi parte civile l’associazione “A testa Alta”, la Curatela Fallimentare “Girgenti acque”, il Ministero della Difesa per conto dei carabinieri, il Ministero degli Interni per il coinvolgimento dell’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede, tra gli indagati, l’Arpa Sicilia, l’ex sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto, “Civiesse srl”, il Comune di Sciacca, l’Aica, l’Ati Agrigento e Parnet.
Il procuratore facente funzioni Salvatore Vella, e i pubblici ministeri Antonella Pandolfi, Sara Varazi e Paola Vetro chiedono il rinvio a giudizio di 47 indagati, tra professionisti, esponenti politici, uomini delle istituzioni e forze dell’ordine. Sarebbero stati a disposizione dell’imprenditore Marco Campione, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici.
Fra i reati contestati, l’associazione a delinquere, il concorso esterno, l’abuso di ufficio e la truffa. L’udienza preliminare, davanti al giudice del Tribunale di Agrigento Micaela Raimondo, è stata rinviata per una mancata notifica.
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