Tutto pronto per la nuova edizione del “Festival Cinema Archeologico” nella Valle dei templi. L’edizione 2022, la diciottesima, si terrà come di consueto al Tempio di Giunone dal 18 al 20 luglio alle 21. Ad anticipare il programma di quest’anno è il direttore dell’Ente Parco, Roberto Sciarratta che firma il Cartellone con la direttrice scientifica della rassegna, Maria Concetta Parello. Sarà la città giordana di Petra la grande protagonista della prima giornata di proiezioni in cui verranno presentati i documentari “Il progetto Baydha islamica, archeologia, formazione e impegno comunitario nella regione di Petra” cui farà seguito “Il rifugio dimenticato” e la proiezione di “Un tesoro. Petra simbolo di multiculturalismo in Medioriente”. Petra infatti è un famoso sito archeologico nel deserto sudoccidentale della Giordania. Risalente al 300 a.C., fu la capitale del Regno nabateo. Accessibile tramite una stretta gola chiamata Al Siq, contiene tombe e templi scavati nelle pareti di arenaria rosa, da cui deriva il suo nome “Città rosa”. La sua struttura più famosa è Al Khazneh, un tempio di 45 metri di altezza con una facciata decorata in stile greco conosciuto come “Il Tesoro”. Nella seconda giornata della Rassegna, martedì 19, protagonista sarò la città francese di Narbonne “La seconda Roma”. A seguire un’interessante reportage sui bronzi del Quirinale a Roma. Sempre martedì, ma anticipato alle 19, si terrà a Giunone la premiazione della IX edizione del Concorso Archeo Ciak. Mercoledì 20, serata conclusiva con le proiezioni “Quando l’Homo Sapiens faceva il suo cinema” e a seguire il documentario “Braci del sole”. Poi la premiazione del film più votato dal pubblico e scelto dalla giuria. Infine, alle 20, “La ricerca archeologica si racconta”, conversazioni con Alessandro Mauro, archeologo eco-fondatore della web radio “Let’s dig again” e Claudia Beretta giornalista e coordinatrice del Ram Film Festival di Rovereto.
La rassegna cinematografica ad ingresso libero è organizzata dal Parco Archeologico Valle dei templi e dalla Regione Siciliana in collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto.
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