Le stragi di mafia del 1992 sono senza dubbio uno degli argomenti maggiormente gettonati nel toto-tracce in vista dell’esame di maturità 2022 che scatterà ufficialmente domani, mercoledì 22 giugno. Ma ci sono anche i grandi classici (Verga, D’Annunzio e Pirandello) e poi la guerra in Ucraina e, naturalmente, il Covid. Tracce, dunque, che “parlano” molto siciliano ma tra i papabili ci sono anche Ungaretti, Pascoli e Montale. 49.007 gli studenti siciliani, poco più di 5mila gli agrigentini, che domani affronteranno il primo esame scritto, quello di italiano. A verificare la loro preparazione le 1.293 commissioni d’esame che sono state formate. Nella distribuzione complessiva dei candidati, quasi la metà proviene dai licei con il 49% (prevalgono i candidati dello Scientifico), seguono gli istituti tecnici (32%) e professionali (19%). Poi ci sono gli altri spunti, più generici ma abbastanza gettonati, dalla “crisi energetica” a “giovani e lavoro”, dai “diritti civili” ad “ambiente e inquinamento”. Per il capitolo “anniversari e ricorrenze storiche” da un lato, l’eco mediatica del trentennale dalle stragi di mafia spinge oltre un quarto dei maturandi a pensare che sarà presente una traccia su questa tragica pagina della storia italiana. Ma quest’anno cadono anche i 100 anni dalla marcia su Roma, atto iniziale del regime fascista; quanto basta per far “pronosticare” una traccia del genere al 31% degli studenti.
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