Il Gup del Tribunale di Gela Roberto Riggio ha disposto tre condanne nell’ambito della rissa, tra gelesi e licatesi, scoppiata in una stazione di servizio, culminata con il tentato omicidio di un quarantaduenne di Licata, Michele Cavaleri. Proprio quest’ultimo, ferito ma comunque finito a processo con le accuse di lesioni e resistenza, è stato condannato a 3 anni di reclusione.
Il principale imputato è il gelese Paolo Quinto Di Giacomo che è stato condannato alla pena di 8 anni di reclusione a margine del giudizio abbreviato. Un altro licatese, Salvatore Incorvaia è stato invece condannato ad 1 anno di reclusione. Le altre persone coinvolte, accusate di rissa, hanno ottenuto l’ammissione alla messa alla prova.
Il parapiglia dopo le avances che un giovane di Licata avrebbe rivolto a una ragazza di Gela. Così tra due gruppi è scattata un’accesa discussione, degenerata in una violenta zuffa. Neppure l’intervento di carabinieri e polizia era riuscito a sedare il tafferuglio.
Una volta sedata la rissa, però, sul posto è arrivato Paolo Quinto Di Giacomo, che, incurante della presenza delle forze dell’ordine, dei sanitari del 118 e dei clienti della stazione di servizio, si è avvicinato a Cavaleri, sparandogli numerosi colpi a brevissima distanza, con una pistola munita di silenziatore, ferendolo gravemente.
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