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Home » Cronaca » “Esserci sempre”, la polizia di Stato festeggia 170 anni. In aumento furti e rapine

“Esserci sempre”, la polizia di Stato festeggia 170 anni. In aumento furti e rapine

12 Aprile 2022
in Cronaca, dalla città
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“Esserci sempre”. Con questo slogan la Polizia di Stato oggi celebra il 170° Anniversario della sua Fondazione. Ad Agrigento le celebrazioni si sono svolte alla caserma “Anghelone” di via Crispi, nel rispetto delle regole anti-Covid, così come fatto nel corso degli ultimi due anni. A fare gli onori di casa il questore Rosa Maria Iraci che, all’inizio della cerimonia, accompagnata dal prefetto Maria Rita Cocciufa, hanno passato in rassegna i reparti schierati nel piazzale interno della caserma. Per l’occasione speaker della manifestazione è stata la vice dirigente della squadra Mobile Geneviève Di Natale. Sono stati letti i messaggi del presidente della Repubblica, e del ministro dell’Interno. Poi ha preso la parola il Questore, che ha tracciato un consuntivo dell’ultimo anno. Tra i tantissimi aspetti toccati la pandemia, gli innumerevoli risultati conseguiti da donne e uomini della polizia di Stato, ad Agrigento e provincia, gli episodi più rilevanti, le operazioni di polizia, il fenomeno migratorio, e un pensiero all’agente Sergio Di Loreto, deceduto a causa di un incidente di tiro avvenuto in Sardegna.

Sull’andamento dei reati denunciati  nell’ultimo anno (periodo di riferimento 1 aprile 2021/31 marzo 2022), in aumento gli omicidi 9 (erano stati 2 l’anno precedente 1 aprile 2020/31 marzo 2021), e i tentati omicidi 15 (contro 3). Le violenze sessuali sono passate da 22 a 28, i furti da 2.097 a 2.105, le rapine da 44 a 54, le estorsioni da 39 a 48. In aumento anche le truffe e frodi informatiche 1.440 (erano state 1.348), i danneggiamenti a seguito di incendio 149 (erano 128), e i danneggiamenti 1.150 (erano 1.105). In crescita gli atti intimidatori 55 quelli denunciati (contro 47). In calo le lesioni dolose 409 (erano 452).

Gli arresti nel periodo di riferimento sono stati 555, e altri 113 in esecuzione di misure cautelari, per un totale di 668. Le persone denunciate in stato di libertà 858. Complessivamente identificate 116.726 persone, e controllati 46.594 veicoli, e altri 33.816 con il sistema “Mercurio”. Le multe per varie violazioni al Codice della Strada sono state 6.813. Sono state sequestrate 85 armi. L’Ufficio della Divisione Anticrimine ha notificato 173 avvisi orali, 28 Sorveglianze speciali, 79 Fogli di via obbligatori, 23 Daspo, 6 Dacur, e 25 ammonimenti.

La Pasi ha svolto 31 controlli amministrativi ad esercizi commerciali, e sono state contestate 46 violazioni amministrative. Sul fenomeno dell’immigrazione, sono 936 gli sbarchi a Lampedusa (921) e sul resto delle coste agrigentine, per un totale di migranti approdati di 34.521. Totale di permessi di soggiorno rilasciati 3.362, mentre sono stati applicati 1.499 decreti di respingimento ed espulsione.

GUARDA IL VIDEO

I 170 anni della polizia di Stato, ecco i poliziotti agrigentini premiati

Il discorso del Questore
“Purtroppo la pandemia non ci ha permesso di festeggiare oggi come avremmo voluto e condividere un momento di conviviali. Un affettuoso saluto e un sentito ringraziamento rivolgo al Vescovo Alessandro Damiano e al cappellano della polizia don Antonio La Licata per il conforto e la vicinanza cristiana che non ci hanno mai fatto mancare. Ricorre oggi la celebrazione del 170º anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. Quelli appena trascorsi sono stati anni molto difficili, in cui alcune libertà costituzionali sono state compresse a tutela della salute, situazione che ha determinato non solo disagi per la libertà di circolazione dei cittadini ma ha avuto ricadute pesanti sui settori commerciali e industriali ed ha quindi generato tensioni sociali per la perdita di numerosissimi posti di lavoro, determinato un impoverimento sempre più crescente della popolazione. A tal proposito intendo esprimere uno speciale plauso a tutti i poliziotti della Questura e delle Specialità che con i loro sacrifici hanno assicurato e continuano a farlo la presenza dello Stato a fianco dei cittadini, con spirito di servizio e abnegazione, garantendo il rispetto delle regole civili. Un pensiero commosso va ai familiari dell’assistente capo coordinatore Sergio Di Loreto, caduto in servizio a causa di un incidente di tiro avvenuto nel novembre 2021 in Sardegna che ha lasciato sgomenta la sua famiglia, la Questura e l’intera Polizia di Stato. Il suo esempio di forza e generosità ci guiderà sempre nel lavoro quotidiano. La presenza oggi della signora Edna, dei figli Davide e Gabriele ci ricorda che Sergio non ci ha mai lasciati. Gli innumerevoli risultati, conseguiti con impegno e dedizione da donne e uomini della Polizia di Stato che ho l’onore di rappresentare sono assolutamente lodevoli in tutti i settori e le attività di servizio. In questa provincia caratterizzata da tempo dal fenomeno migratorio, non solo si è registrato un aumento esponenziale dei flussi migratori provenienti dal nord Africa, con la cifra di 21.700 persone sbarcate nel 2020 e di oltre 37.700 nel 2021, ma è stata consistente la ricaduta sul sistema di ordine pubblico a causa della gravosità dei servizi svolti per la gestione del fenomeno. Immane è stato lo sforzo profuso nell’attività di pianificazione, programmazione e predisposizione dei numerosissimi servizi dell’ufficio di Gabinetto della Questura, connessi alla gestione del fenomeno migratorio in cui la professionalità messa in campo non ha fatto registrare criticità. Basti riflettere su un dato, e cioè che in questa provincia per far fronte al prefetto fenomeno sono stati aggregati da altre strutture fino a 450-500 dipendenti con la connessa gestione degli alloggiamenti e pianificazione dell’impiego in maniera efficiente. E’ stato incessante quindi l’impegno svolto dall’Ufficio Immigrazione e dalla Polizia Scientifica con le attività di preidentificazione, fotosegnalamento, trattamento dei dati, redazione dei provvedimenti amministrativi, vigilanza nei centri quarantena e trasferimenti presso le strutture di accoglienza. Nelle ultime settimane la macchina dell’accoglienza ha riguardato i cittadini ucraini, fuggiti dalla guerra e anche in questa provincia circa 200 persone hanno trovato asilo presso le famiglie e già richiesto il permesso di soggiorno. Correlata a tale poderosa attività è stata quella svolta dalla Squadra Mobile nel procedere ad oltre 400 arresti di migranti per reingresso illegale e a 30 decreti di ferro emessi dalla Procura di Agrigento e Palermo nei confronti di immigrati per il reato di favoreggiamento, i cosiddetti scafisti, per avere procurato l’ingresso illecito nel territorio. Inoltre a seguito del naufragio del 17 dicembre 2021 a largo di Lampedusa nel corso del quale ha perso la vita una donna ivoriana e a seguito di sbarchi avvenuti il 20 ed il 25 gennaio 2022 durante i quali decedevano 7 bengalesi, venivano eseguiti 7 decreti di fumo per omicidio. Degne di rilievo sono altresì le numerose operazioni portate a compimento dalla Squadra Mobile, dalle Volanti e dai commissariati di Licata, Sciacca, Porto Empedocle, Canicattì, Palma di Montechiaro per i reati di coltivazione, detenzione e spaccio di droga con sequestro di parecchio denaro contante. Merita di essere sottolineato che mediante l’app YouPol nata per segnalare i casi di bullismo contro minori è stata indicata un’attività di spaccio a Porto Empedocle, a seguito della quale sono stati arrestati due soggetti di nazionalità gambiana, colti nella flagranza di reato stesso. Tale applicazione, nonostante la sua pubblicazione, attraverso i mass-media ed i numerosi incontri con studenti e giovani, non ha sortito in questo territorio l’efficacia sperata attesa. Meritano essere ricordati l’arresto per tentato omicidio a Licata nel luglio 2021 e quello a Canicattì per rapine aggravate oltre a Porto Empedocle con il ferodi 6 egiziani per violenza sessuale ed estorsione. Al pari dell’attività investigativa è andato avanti il monitoraggio della Digos con puntiglioso esame dei flussi di migranti per rilevare immediatamente segnali di radicalizzazione. Il controllo del territorio continua ad essere obiettivo prioritario. Sono state impiegate complessivamente 10.220 volanti in tutta la provincia e 1.120 pattuglie anticrimine oltre a 3.295 poliziotti per i servizi di controllo anti-Covid. Nel mese di dicembre 2021 l’esplosione, tramite fuga di gas, avvenuta a Ravanusa ha impegnato in maniera massiccia la macchina della sicurezza di questa provincia. Attraverso il coordinamento della Prefettura è stato gravoso il compito nell’organizzare la macchina dei soccorsi, l’evacuazione delle famiglie e il presidio dell’area permettendo di intervenire ai Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa. Importanti menzioni meritano inoltre la Divisione Anticrimine con importanti sequestri, la Divisione Amministrativa, con controlli e applicazione di sanzioni e provvedimenti, l’Ufficio Tecnico Logistico e Sanitario Provinciale, e quello del Personale della Questura. Prezioso è stato il contributo delle organizzazioni sindacali della Polizia e dell’Amministrazione Civile dell’Interno in qualità di sentinelle del benessere. Importanti anche alcune iniziative – come quelle delle Giornate Fai – che consentono una crescita culturale efficace in una terra come la nostra che soffre una pervicace presenza di cosche mafiose radicate nel territorio che non ne permette un sano sviluppo. Per questo ringrazio l’Autorità Scolastica per la condivisione dei valori di legalità. Un caloroso ringraziamento va al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, le cui indiscusse doti di autorevolezza, professionalità ed equilibrio hanno reso e renderanno il nostro lavoro efficace ed incisivo. Ringraziamento anche alle autorità giudiziarie di Agrigento, Sciacca e Palermo con le quali abbiamo ottenuto soddisfacenti risultati sul versante della polizia giudiziaria. Sentito ringraziamento al Sindaco di Agrigento e al Commissario del Libero Consorzio per la collaborazione in varie circostanze. Un abbraccio ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale. Un ringraziamento ai colleghi della Dia e della Polizia Stradale, Ferroviaria e delle Comunicazioni. Un saluto va ai rappresentanti dell’Anps, sodalizio del personale a riposo, che svolge con passione ed entusiasmo sempre vivi la grande opera di rinsaldare il legame ai valori che ispirano la Polizia di Stato. Un sentimento di profonda riconoscenza va ai nostri familiari che condividono con noi sacrifici, disagi e preoccupazioni legati al nostro servizio e il cui sostegno ci aiuta ad affrontarli e superarli. Ed infine un commosso saluto a Sergio, Alfonso, Annalisa, Angelo, Valentina, Annunziata, Filippo, Giovanni e Giuseppe che prematuramente ci hanno lasciato, ma il loro ricordo è sempre vivo nei nostri cuori e ci accompagnerà costantemente. Ai loro parenti e familiari va la nostra vicinanza e l’immutato affetto. Certa che continueremo a profondere ogni sforzo per adempiere al meglio al nostro giuramento con l’abnegazione, la passione e l’entusiasmo di ogni giorno, conquistando il rispetto e la stima dei cittadini onesti. Viva la Repubblica, Viva la Polizia!”.

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