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Home » Ambiente » Finita la “guerra” di Punta Bianca

Finita la “guerra” di Punta Bianca

Domenico Vecchio Di Domenico Vecchio
16 Marzo 2022
in Ambiente
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Stop alla “guerra” simulata di Punta Bianca. Ad esultare è MareAmico che ha appreso che finalmente sono state sospese le esercitazioni militari su uno dei luoghi più suggestivi del litorale agrigentino. Si tratterebbe di indiscrezioni che l’associazione presieduta da Claudio Lombardo ha annunciato con un post sui social. “Da diversi anni, si legge, Mareamico si batte per l’istituzione della riserva di Punta bianca, e contestualmente, per interrompere le esercitazioni militari nella vicina zona di Drasy.

L’Esercito Italiano – scrive Lombardo – da 63 anni continua a violare questo territorio che ha sotto l’aspetto paesaggistico, storico, ambientale, una valenza incommensurabile. La sua presenza è inconciliabile con l’istituzione di una riserva naturale”.

Secondo l’ambientalista le esercitazioni militari compromettono l’ambiente: immettono in atmosfera sostanze pericolose come ad esempio i residui di polveri da sparo, rilasciano una grande quantità di piombo, sostanza velenosissima che, come tutti i metalli pesanti, è altamente tossica per la flora e la fauna locale e per l’ecosistema marino. In particolare, la sua permanenza in acqua ad elevata salinità, lo degrada dissolvendolo nell’ambiente marino. Il piombo entra quindi nella catena alimentare, distribuendosi nei tessuti degli organismi della fauna ittica con destinazione terminale l’uomo. Questo causa una serie di danni ad organi e tessuti, spesso irreversibili.

Non solo contaminazione ambientale, i terrificanti boati – continua Lombardo – atterriscono, oltre che le persone, anche gli animali selvatici presenti in queste aree. Anche le forti vibrazioni, provocate dalle esplosioni, hanno già causato numerosissime frane, con un considerevole arretramento della fragile falesia”.

MareAmico ricorda che già nel 2017 la Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, dopo un sopralluogo presso il poligono di Drasy aveva suggerito la bonifica del luogo, dichiarando: “per noi è stato clamoroso – ha affermato Gian Piero Scanu, presidente della commissione parlamentare – è incredibile che, nessuno si sia mai posto il problema di andare a raccogliere le migliaia e migliaia di proiettili fatti di piombo che nei decenni sono stati sparati da terra verso il mare.

Proprio per questi motivi, il 18 ottobre 2021, MareAmico ha promosso un sit-in con gli abitanti del luogo. E dopo l’ennesima pesante esercitazione con mezzi militari blindati, il 20 ottobre 2021, è stato presentato un nuovo esposto alla Procura di Agrigento, chiedendo di indagare sull’inquinamento provocato da queste esplosioni, a terra ed in mare.

“Oggi, finalmente, dopo le indagini condotte dai Carabinieri della sezione di tutela forestale ed ambientale di Agrigento – afferma Lombardo – hanno sospeso le esercitazioni militari a Punta bianca”.  

E’ una vittoria aver cessato le esercitazioni militari nell’area Drasy di Punta Bianca.
Un luogo magico molto presente nel dibattito agrigentino di questi anni soprattutto grazie ai tanti appelli lanciati da MareAmico che proprio nella marna di Agrigento, ha visto un una zona da tutelare sia dal punto di vista ambientale che naturalistico. 25 anni di lotte per avere questa agognata riserva naturale”, ha commentato il presidente della commissione speciale all’Ars Carmelo Pullara.
Stando alle indiscrezioni rese pubbliche proprio da Claudio Lombardo. continua Pullara – il disagio delle esercitazioni militari su quel posto sembra finalmente essere risolto. Le esercitazioni – dice Pullara – si devono fare ma non è possibile a Punta Bianca e da ben 63 anni. Ora bisogna lavorare perchè parta la riserva e per salvaguardare e recuperare la caserma della guardia di finanza, a rischio crollo, che proprio Mareamico si è offerta di ristrutturare.

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