Dieci mesi dopo l’arresto, la Procura della Repubblica di Agrigento, ha chiesto il rinvio a giudizio di un settantenne di Montallegro, accusato di atti sessuali con una bambina di nove anni. La piccola ha confermato le accuse in occasione dell’incidente probatorio, che si è celebrato nei mesi scorsi, davanti al Gip del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo. “Mi ha invitato ad andare nel garage di casa sua per vedere alcuni giochi, poi mi ha regalato della caramelle e dei bracciali e mi ha dato 5 euro. Poi mi ha palpeggiato e baciato, e sono scappata dentro casa, dove c’era sua moglie. Dopo pranzo, purtroppo, si è seduto per giocare con il telefonino, e mi ha baciato nuovamente sulla bocca”. Questo il racconto shock fatto in aula dalla presunta vittima.
La ragazzina, e la sorella, hanno confermato le accuse. Le due minorenni avevano risposto al pubblico ministero Emiliana Busto, al difensore dell’indagato, l’avvocato Giuseppe Lo Gioco, e agli stessi legali che rappresentano la presunta vittima e i genitori, gli avvocati Fabio Inglima Modica e Floriana Salamone. Nelle scorse settimane il pubblico ministero Giulia Sbocchia ha disposto la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, e adesso ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è stata fissata per il primo aprile, davanti al giudice del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto.
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