Cardiologia, il commissario dell’Asp sbotta: “Dobbiamo garantire assistenza a tutti i distretti ospedalieri”
Non sono piaciute al commissario dell’Asp agrigentina, Mario Zappia, le lamentele dei cardiologi dell’Ospedale di Agrigento perché diffuse a mezzo stampa e senza essere stato contattato direttamente. Fatta questa premessa, il commissario dice la sua e risponde: “ Non possiamo privare il “San Giacomo d’Altopasso” di Licata del reparto di Cardiologia. Per noi – ha puntualizzato Zappia – non ci sono cittadini di serie A e cittadini di Serie B.
Da parte dei cardiologi del San Giovanni di Dio mi aspettavo uno spirito collaborativo e aziendalista, così come hanno fatto i cardiologi di Sciacca che non si sono mai lamentati del fatto che devono assicurare turni anche a Licata coprendo una distanza maggiore rispetto a chi presta servizio al San Giovanni di Dio”.
Il personale medico si è più volte prestato ad eseguire turni di servizio a Licata attraverso prestazioni aggiuntive fuori dal normale orario di servizio. Cardiologi che hanno scritto una lettera aperta ai cittadini mettendo nero su bianco le criticità che vivono e le conseguenze per i pazienti. I camici bianchi lamentavano l’eccessivo carico di lavoro dovuto a ordini di servizio che prevedono il loro impiego in attività ambulatoriali nell’ospedale San Giacomo D’Altopasso di Licata.
“I distretti ospedalieri costituiscono un’unica entità organizzativa di tipo ospedaliero, ancorché articolati su più stabilimenti anche con sede in comuni diversi. Per questa ragione – continua il manager – è nostro compito assicurare l’erogazione uniforme dell’attività ospedaliera sull’intero territorio di riferimento; l’adozione di percorsi assistenziali e di cura integrati, nonché l’attivazione di protocolli e linee che assicurino l’esercizio della responsabilità clinica e l’utilizzo appropriato delle strutture e dei servizi assistenziali. Inoltre – continua Zappia – va garantita la riorganizzazione delle attività ospedaliere in funzione delle modalità assistenziali, dell’intensità delle cure, della durata della degenza e del regime di ricovero”. L’A.S.P. di Agrigento, gestisce in tutto 5 ospedali, suddivisi in due distretti ospedalieri. Del distretto numero 1 fanno parte il “San Giovanni di Dio” di Agrigento, “San Giacomo d’Altopasso” di Licata e “Barone Lombardo” di Canicattì. Del distretto ospedaliero Ag2, fanno parte il “Giovanni Paolo II” di Sciacca e il “Fratelli Parlapiano” di Ribera. Per sopperire all’attuale carenza in pianta organica di 12 posti bisognerà aspettare il 2022 quando saranno banditi nuovi concorsi. “Entro il 31 dicembre – dice Zappia – è prevista l’approvazione della dotazione organica. Dopo saremo in condizioni di bandire nuovi concorsi a tempo determinato sperando che costituiscano un’attrattiva diversa rispetto ai contratti a termine”.
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