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Home » Regione » Emergenza climatica, Savarino: “A lavoro per programmare interventi a lungo termine”

Emergenza climatica, Savarino: “A lavoro per programmare interventi a lungo termine”

17 Novembre 2021
in Regione
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“In IV Commissione abbiamo affrontato in audizione con gli amministratori locali dei Comuni più colpiti, il direttivo regionale della Protezione civile, i dirigenti dell’Autorità di bacino e il soggetto attuatore del dissesto idrogeologico le gravi criticità legate ai recenti nubifragi che hanno interessato il territorio regionale.” A parlare è il presidente della commissione territorio e ambiente dell’Ars, Giusi Savarino. “In queste ultime ore stiamo registrando molte segnalazioni- continua- con un bollettino che continua a incrementarsi. Fiumi di fango, violenti acquazzoni, alberi divelti, prepotenti raffiche di vento e trombe d’aria hanno messo in ginocchio e isolato molti territori.

Pensiamo a Menfi, Licata, Ribera, Santo Stefano, Sciacca e Canicattì nella Provincia di Agrigento, ma anche Selinunte nel trapanese, Caltanissetta e il vallone, Catania e Scordia, Augusta nel siracusano, Modica e Comiso nel ragusano.
Anche i corsi d’acqua destano qualche preoccupazione, nonostante gli interventi del governo Musumeci in oltre 100 fiumi, tanti sono da monitorare per rischio esondazione, tra gli altri il Selinum, il Mandrarossa e il Mortellaro.

Abbiamo avuto modo di confrontarci con l’ing. Salvatore Cocina, pur se impegnato in diretta sul fronte dell’emergenza climatica a Comiso e con il dott. Maurizio Croce, soggetto attuatore per l’espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione siciliana. La Sicilia è la regione che più ha speso in Italia sul tema, circa 500 milioni di euro. Prosegue la programmazione degli interventi alcuni dei quali in corso e altri in itinere.  Continueremo a seguire concretamente la situazione assieme agli uffici regionali della Protezione civile e all’Autorità di bacino, anche coinvolgendo in una prossima seduta i geni civili, così da mettere tutti i soggetti competenti attorno a un tavolo, come abbiamo fatto in questi anni, e programmare gli interventi più a lungo termine relativi alla regimentazione delle acque e alla gestione e mitigazione del dissesto idrogeologico.”

 

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