Scoperte nuove violenze, ma anche episodi in cui la presunta banda di torturatori, abbia tentato di pagare il silenzio di una vittima. Lo hanno accertato i carabinieri della Compagnia di Licata, nell’ambito dell’inchiesta sulle torture e sevizie ai disabili. Nel mese di gennaio scorso, erano stati arrestati tre licatesi maggiorenni, ad aprile invece due quattordicenni licatesi, vennero fermati, e collocati in due distinte case-famiglie.
Il gruppo di adulti e minori, per mesi e mesi avrebbe letteralmente preso come “bersaglio” uomini indifesi, procurando loro, con violenze e gravi minacce, sofferenze fisiche e psichiche. Adesso i militari dell’Arma hanno accertato altre violenze, nonché il tentativo appunto di “tappare” la bocca ad una delle vittime dietro il pagamento di una somma in denaro.
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