Fissato per il 18 ottobre prossimo davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, il processo a carico di Pasquale Di Stefano, 64 anni, ex impiegato delle Poste di Favara, arrestato nell’ambito di una articolata vicenda di soldi sottratti al suo ufficio e ricatti sessuali, di cui sarebbe stato vittima. Distefano, in questo processo, che presenta alcuni elementi di collegamento con la precedente vicenda dei soldi spariti, è accusato di violenza privata e pornografia minorile.
Il processo si era aperto nelle scorse settimane davanti ai giudici palermitani con la costituzione di parte civile della ragazzina, ma il Tribunale di Palermo si era dichiarato incompetente per territorio, ed aveva trasmesso gli atti alla Procura di Agrigento. Distefano, è accusato di avere sottratto oltre 570 mila euro dai libretti e conti correnti dei risparmiatori, che si fidavano di lui.
Dopo un periodo in cui si era reso irreperibile, era stato scovato e arrestato in un appartamento di Volklingen, paesino della Germania, al confine con la Francia. Su di lui pendeva un mandato di cattura emesso dal Gip Alessandra Vella, su richiesta del pubblico ministero Chiara Bisso.
La vicenda dell’ex impiegato infedele si è andata ad intrecciare con una ulteriore vicenda estorsiva di cui sono rese protagoniste due persone. E’ stato accertato che una coppia, avendo conosciuto situazioni sconvenienti per la reputazione di Distefano, per delle attenzioni che avrebbe avuto nei confronti di una minorenne, avesse chiesto e ottenuto 250 mila euro, così da pagare il loro “silenzio”.
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