Dopo 25 anni di carcere ha lasciato il carcere per fine pena, il boss mafioso Giovanni Brusca, fedelissimo del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia ammettendo, tra l’altro, il suo ruolo nella strage di Capaci e nell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Ha lasciato il penitenziario di Rebibbia, a Roma, con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza della condanna.
Sarà sottoposto a controlli e protezione ed a quattro anni di libertà vigilata, come deciso dalla Corte d’Appello di Milano. La notizia ha trovato conferma in ambienti investigativi.
Autore della strage di Capaci, e ha assassinato fra gli altri il piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido perché figlio di un pentito. Venne arrestato nel suo ultimo covo nel maggio del 1995 in via Papillon, in viale Cannatello, alla periferia di Agrigento, dalla squadra Mobile di Palermo, e dal servizio centrale operativo della polizia.
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